Presentazione del Calendario Storico e dell’Agenda Storica 2015 dell ‘Arma dei Carabinieri
Nella mattinata, presso la sala Stampa del Comando Provinciale, alla presenza del Comandante Col Mauro Perdichizzi, si è svolta la cerimonia di presentazione del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri, quest’anno dedicati al tema “Il Carabiniere e la famiglia”. Gli stati d’animo, le ansie, lo sconforto e i disagi, ma anche la fierezza, i consigli, le rassicurazioni e l’amore che i Carabinieri trasmettevano ai propri familiari anche in circostanze drammatiche permettono di “leggere” in modo diverso alcuni episodi – noti o meno noti – della storia del!’ Arma.
Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario Storico dell’ Arma, oggi giunto a una tiratura di 1.250.000 copie, di cui 8.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco), è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita, sia della profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere”.
Le tavole artistiche dell’edizione 2015 del Calendario Storico, ideate e realizzate dal Maestro Paolo Di Paolo sono state presentate ai giornalisti presenti. Il Comandante Provinciale, in seguito, nel salutare i presenti, ha sottolineato l’importante e silenzioso ruolo svolto dalla famiglia nel quotidiano agire del
Carabiniere, spiegando così i motivi della scelta di dedicare a loro il primo calendario del terzo secolo di vita dell’ Arma. Ha proseguito quindi parlando del tema del calendario con riferimento all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’ Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.)’ ed all’ Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.)2, Enti morali che si occupano rispettivamente di assistere i figli della grande famiglia dell’Arma ai quali è venuto meno un genitore Carabiniere e di mantenere saldi i valori del!’ Arma tra coloro non più in servizio.
La cerimonia si è conclusa con la lettura di un breve brano tratto dal diario che l’App. Giuseppe Beni ha scritto durante la Seconda Guerra Mondiale alternando resoconti del suo servizio con pensieri e preoccupazioni verso i suoi genitori e gli altri 3 fratelli, tutti Carabinieri, impegnati su altrettanti fronti. La storia della Signora Santuccia Beni, madre di Giuseppe, e dei suoi 12 discendenti Carabinieri, ha consentito di richiamare i casi di attualità che vedono protagoniste intere “famiglie di Carabinieri” anche in questa provincia.