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Qualità dell’aria nel quadrilatero industriale, le “verità” di Sciacca (Cipa) su molestie olfattive e sfiaccolamenti

PRIOLO GARGALLO – Valori del benzene ridotti del 60 per cento dal 2007 al 2016, concentrazione media del biossido di azoto ridotta del 90 per cento dalla fine degli anni Ottanta al 2016, livelli medi degli ossidi di azoto che mostrano una tendenza alla riduzione del 10 per cento negli ultimi cinque anni e le Pm10, le polveri sottili nei siti di Priolo e Belvedere, si sono ridotte del 25 per cento.

Dati rilevati dalle dodici centraline del Cipa distribuite sul territorio, a cui si aggiungono quelle dell’Arpa e del Libero Consorzio dei Comuni, che consentono così un’interconnessione in tempo reale delle risultanze sulla qualità dell’aria. Sono alcuni dei dati illustrati ieri nel Rapporto qualità dell’aria 2016, dal presidente del Cipa, il Consorzio industriale di protezione dell’ambiente, Salvatore Sciacca che però ha precisato stamattina, nel corso della conferenza nella sede tra Priolo e Melilli, come sia ancora aperto il tema degli odori sgradevoli e dei timori derivati nella popolazione di Priolo, Melilli, Augusta e Siracusa che vive a ridosso del polo petrolchimico.

Queste le dichiarazioni rilasciate da Sciacca: “È chiaro che per chi non vive i problemi dell’ambiente all’interno, è difficile credere che i cattivi odori prodotti dalle molecole solforate e dagli idrocarburi non metanici non abbiano nessun impatto sulla salute, ma è così ed è per questo che fino a quando avrò la responsabilità della produzione e della gestione dei dati dell’ambiente aeriforme, mi batterò per far capire che non sempre quel che appare è vero. Bisogna far capire che non sempre l’accensione della torcia è un fatto negativo. L’accensione della torcia, che tanta preoccupazione induce nella popolazione, è il segnale che tutto funziona, che gli equilibri pressori sono mantenuti, che la sicurezza è assicurata”.


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