Priolo, omicidio Boscarino, pm chiedono ergastolo per Christian De Simone e 30 anni per il fratello Roberto e Davide Greco
SIRACUSA – Dinanzi alla Corte di assise di Siracusa, stamani, nell’ambito del processo per l’uccisione del ventiquattrenne priolese Alessio Boscarino, hanno preso la parola per la loro requisitoria i due pm che hanno seguito il dibattimento, Gaetano Bono e Tommaso Pagano. Entrambi, con l’ausilio di slide e videoregistrazioni, hanno evidenziato tutti gli indizi “gravi, precisi e concordanti” che, a loro dire, dimostrano la colpevolezza dei tre imputati alla sbarra.
Il grave fatto di sangue avvenne nella notte fra il 3 e il 4 dicembre del 2016, in una piazzetta nel comune di Priolo Gargallo, e sarebbe stato determinato, secondo l’accusa, da contrasti reiterati tra i fratelli De Simone e il Boscarino. Il Greco Davide, secondo l’accusa, avrebbe accompagnato i due fratelli De Simone, prima nel corso di un violento diverbio con il Boscarino all’interno di un pub a San Focà e, la stessa notte, fino alla piazzetta dove furono esplosi diversi colpi di pistola all’indirizzo del Boscarino, che decedette sul colpo.
I pm, alla fine della loro requisitoria, hanno chiesto la condanna all’ergastolo per De Simone Christian e la condanna a 30 anni di reclusione per De Simone Roberto e Greco Davide. Questi ultimi due, secondo l’accusa, avrebbero voluto soltanto dare una “lezione” al Boscarino senza arrivare all’omicidio.
La prossima udienza si terrà il 12 febbraio e nel corso della stessa sono previsti gli interventi del difensore di parte civile avvocato Domenico Mignosa, il quale assiste la madre del defunto Boscarino Alessio, e successivamente dell’avvocato Puccio Forestiere, che assiste i due fratelli De Simone. Gli altri componenti del collegio di difesa, ossia gli avvocati Sebastiano Troja e Antonio Zizzi, prenderanno la parola nell’udienza del 26 febbraio all’esito della quale la Corte emetterà il suo verdetto.