Sospeso sciopero autotrasportatori in Sicilia


CATANIA – Lo sciopero degli autotrasportatori in Sicilia preannunciato per l’8 novembre, e fino al 12, è stato sospeso a seguito del confronto tenuto ieri a Catania tra i lavoratori aderenti alla sigla Aias e la Regione, che si è impegnata a farsi portavoce delle istanze presso i competenti tavoli del governo centrale.
Una sospensione che arriva dopo che il fronte sindacale del comparto si era comunque già spaccato. Aitras, Assiotrat e Assotras avevano preso le distanze dallo sciopero preannunciato dall’Aias (presieduta da Giuseppe Richichi), pur condividendo le motivazioni ma auspicando tavoli istituzionali.
“Ringrazio le associazioni e ogni singolo autotrasportatore per il senso di responsabilità mostrato nel soprassedere sul preannunciato fermo dei camion da domani – fa sapere l’assessore regionale alla Mobilità, Marco Falcone a margine del confronto al Palaregione di Catania – Il governo Musumeci ha recepito le preoccupazioni degli autotrasportatori siciliani, preso l’impegno ad aprire una interlocuzione con il governo nazionale e chiedere un tavolo con i presidenti delle Commissioni Trasporti di Camera e Senato, perché servono modifiche normative urgenti su diverse questioni che provocano oggettivamente molti disagi alla categoria, come i tempi di carico e scarico delle merci o la decurtazione dei punti patente. Inoltre, c’è il tema dell’impennata dei prezzi del carburante e delle tariffe del traghettamento, insostenibili per l’intero sistema della logistica della nostra Isola, già penalizzata per ragioni strutturali rispetto al resto d’Italia. Il governo regionale è vicino alle ragioni di imprenditori e lavoratori e intende assumere il ruolo di interlocutore dell’esecutivo nazionale affinché si trovino soluzioni. Su queste istanze Roma non può girarsi dall’altra parte”.
Nella mattina di sabato era intervenuto a mezzo comunicato anche il presidente della Regione, Nello Musumeci, invocando “buon senso”: “Siamo consapevoli delle grandi difficoltà che stanno vivendo gli autotrasportatori siciliani. Il governo regionale si farà carico di portare le loro richieste all’attenzione di Roma per trovare soluzioni nell’immediato e nel lungo termine. Ma serve anche un’assunzione di responsabilità da parte di chi ha intenzione di avviare una protesta dura: l’annunciato blocco penalizzerebbe oltremodo tutta l’economia dell’Isola, già provata dalla pandemia. Una soluzione estrema che rischia di peggiorare le cose”.
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