Ascoltate intercettazioni Pm Siracusa, ‘bucati’ 51 fascicoli
SIRACUSA – Risulta indagato a Catania, per concorso in accesso abusivo a un sistema informatico, Massimo Romanelli, amministratore delegato della “Gr sistemi”, società che fornisce i servizi di intercettazioni a molte Procure italiane, comunque rimasta estranea all’inchiesta. Con Romanelli è iscritto nel registro degli indagati anche Salvatore Malfa, per molti anni responsabile operativo della “Gr sistemi” a Siracusa. Nel fascicolo, anche un ufficiale della Guardia di finanza, Dario Bordi, recentemente nominato a capo del Gico di Napoli.
La mole di procedimenti, incardinati presso la Procura di Siracusa e “bucati” senza alcun titolo, sarebbe pari a 51. I capi di imputazione sarebbero ben 32 inerenti a episodi avvenuti tra il 2009 e il 2021.
Secondo l’ipotesi investigativa, Malfa, su richiesta del finanziere Bordi, avrebbe installato i suoi apparati negli uffici della compagnia delle Fiamme gialle di Siracusa. E in questo modo sarebbero stati abusivamente intercettati gli stessi finanzieri sottoposti a Bordi. Le recenti indagini coordinate dalla Procura di Catania, come scrive oggi il Fatto Quotidiano che ha pubblicato lo scoop, sarebbero giunte a conclusione e riguarderebbero proprio il servizio svolto dalla “Gr sistemi” per la Procura di Siracusa.
Malfa è ritenuto dagli investigatori anche “amministratore di fatto della Awacs technology srl e della Awacs responce security“. E proprio attraverso queste aziende sarebbe avvenuto il “ripetuto e continuo accesso abusivo, a opera di Malfa, di personale non identificato riconducibile alla Awacs technology srl e alla Awacs responce security, nonché di personale esterno a tali imprese, ai sistemi informatici relativi alle operazioni di intercettazione della Procura di Siracusa“. Secondo le indagini, inoltre, l’accesso riguardava anche “i software per la gestione e l’ascolto delle attività di intercettazione“.