Augusta, operazione “Take away”, arrestati due lentinesi per furti su auto in sosta
AUGUSTA – All’esito di un’indagine avviata nel settembre 2019, i poliziotti del commissariato di Augusta hanno arrestato due lentinesi, il 40enne Nunzio Russo e il 35enne Gregorio Caracciolo, destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Siracusa e pertanto tradotti nella casa di reclusione di Brucoli.
I due sono accusati di diversi furti aggravati su autovetture in sosta e del successivo utilizzo indebito di carte di pagamento asportate nei diversi episodi, immediatamente dopo la commissione dei furti contestati. Un terzo soggetto, destinatario di un avviso di garanzia, risulta irreperibile poiché ha spostato il proprio domicilio in Germania.
Caracciolo è stato rintracciato alle prime ore dell’alba di ieri nel territorio di Augusta, mentre Russo, che risultava irreperibile da mesi, a seguito di incessanti ricerche, è stato rintracciato nel pomeriggio di ieri in un immobile a Francofonte.
Le indagini, nell’ambito dell’operazione chiamata “Take away“, sono iniziate alla fine della scorsa estate, quando, nella zona residenziale del Monte, si sono verificati diversi furti in danno di autovetture in sosta. I ladri, mandando in frantumi i finestrini dei veicoli, asportavano borse ed effetti personali.
Gli investigatori hanno acquisito le immagini delle videocamere degli impianti di sorveglianza presenti nei luoghi teatro dei furti, che hanno permesso di individuare la presenza di una stessa autovettura che transitava negli istanti immediatamente precedenti alla commissione dei delitti. Ulteriori indagini hanno poi permesso di ricostruire il percorso dell’autovettura sospetta, fornendo indicazioni precise sul luogo di provenienza della stessa.
Gli autori dei furti, nei momenti successivi alla commissione dei fatti, utilizzavano le carte di pagamento che avevano rubato dalle autovetture, lasciando traccia del loro passaggio in diverse attività commerciali. Anche in questo caso, la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nelle attività ha permesso l’identificazione degli attuali indagati.