Canicattini Bagni, ragazza di 20 anni uccisa e gettata in un pozzo. Interrogato il compagno
CANICATTINI BAGNI – Un unico indagato al momento per l’omicidio di Laura Petrolito, la ventenne di Canicattini, uccisa ed il cui cadavere è stato rinvenuto oggi nelle campagne di contrada Stallaini, in territorio di Canicattini. I carabinieri, che avevano raccolto la denuncia di scomparsa lanciata ieri sera dal padre di Laura Petrolito, hanno rinvenuto il corpo della giovane uccisa con diverse pugnalate.
Il compagno, Paolo Cugno, sarebbe in stato di fermo nella caserma dei carabinieri (nella foto) e risulta indagato per omicidio. Non avrebbe fatto al momento ammissioni, per ore è stato sottoposto ad interrogatorio da parte del sostituto procuratore Marco Dragonetti, titolare delle indagini. Numerose le persone che si sono radunate davanti alla caserma.
Si sta cercando di fare piena chiarezza sulle ultime ore della ragazza per scoprire il movente che ha portato all’efferato omicidio. L’allarme è stato lanciato dal padre di Laura Petrolito quando non l’ha vista rientrare a casa e non riusciva a mettersi in contatto con lei, dal momento che il telefono cellulare risultava spento. La sua denuncia è stata depositata in caserma presso i carabinieri di Canicattini, che hanno subito avviato le ricerche. Il corpo della ragazza è stato ritrovato all’interno di un pozzo in contrada Stallaini, zona di campagna che si trova a ridosso dell’abitato di Canicattini.
La ragazza ha ferite in tutto il corpo, probabilmente è stata pugnalata prima di essere gettata all’interno del pozzo, dove il cadavere è rimasto incastrato tra le lamiere e non è arrivato in fondo. L’assassino ha provato a spingerlo giù, poi lo ha coperto con il coperchio di ferro e si è allontanato. Sul posto sono giunti, oltre alle forze dell’ordine, anche alcuni parenti della giovane, molto nota a Canicattini.
Laura Petrolito aveva alle spalle una storia particolare. Figlia unica. La madre aveva abbandonato la famiglia quando era in tenera età ed è stata seguita dai servizi sociali del Comune canicattinese. Lascia due figli: uno di quattro anni, avuto da una precedente relazione, e una bambina di otto mesi nata da una relazione con l’attuale compagno.
Ad esprimere sgomento e cordoglio per quanto accaduto oggi è stato il sindaco, Marilena Miceli. “Quella di questa mattina è una notizia di quelle che non vorresti mai sentire – ha dichiarato il sindaco di Canicattini Bagni, Marilena Miceli -. Una notizia drammatica che ha scosso tutta la comunità canicattinese. Una donna, una giovane mamma, non può morire in questo modo violento. Tutta la città ferita si stringe attorno al figlioletto di Laura, l’altra vittima di questa assurda tragedia, e ai familiari. Auspichiamo che le forze dell’ordine e gli inquirenti facciano piena luce e soprattutto rendano giustizia per la morte di una giovanissima mamma. Una vera e propria follia che come Comune non ci stancheremo di arginare e curare attraverso azioni di sensibilizzazione. Proprio in questo mese di marzo, nel quale si ricorda la Giornata internazionale della donna, come amministrazione comunale abbiamo dato vita ad una serie di manifestazioni per sensibilizzare tutti sulla triste piaga della violenza sulle donne. Questo il significato della targa che abbiamo apposto in piazzetta Dante Alighieri all’uscita per Floridia. La città di Canicattini Bagni, laboriosa e tranquilla – conclude il sindaco Miceli – a distanza di quattro anni dall’uccisione di Maria Ton da parte del marito, purtroppo, torna a piangere un’altra sua figlia, una giovanissima che non vedrà crescer il suo bambino e non potrà guardare al suo futuro e dare spazio ai propri sogni, interrotti per mano violenta”.
Tutte le manifestazioni previste per oggi sono state fermate e quelle relative alla festività di San Giuseppe, che dovevano svolgersi oggi, sono state rinviate al 1 maggio.