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Canicattini Bagni, va in scena il primo raduno dei canicattinesi nel mondo

CANICATTINI BAGNI – Un grande e caloroso abbraccio quello che la città di Canicattini Bagni ha dato, nella serata di ieri, ai suoi “figli” sparsi per il mondo e riuniti, per l’occasione, davanti al palazzo municipale. I presenti hanno accolto l’invito di partecipare al primo “Raduno dei canicattinesi nel mondo“, che prevede iniziative fino al prossimo 6 agosto, su impulso dell’amministrazione comunale e del comitato “Canicattinesi nel mondo” presieduto da Emanuele Gozzo. 

Sono arrivati dagli Stati Uniti, dal Canada, dall’America latina, dall’Australia, da alcuni Paesi europei, in particolare Francia e Germania, così come da tante regioni italiane, in virtuale rappresentanza anche dei tanti canicattinesi, nell’ampia evoluzione generazionale, che non hanno potuto essere in piazza XX Settembre.

Sono stati il sindaco Paolo Amenta, il presidente del comitato “Canicattinesi nel mondo”, Emanuele Gozzo, la presidente del consiglio comunale, Loretta Barbagallo, e l’assessore alla Cultura e Turismo, Sebastiano Gazzara, a dare il benvenuto con una cerimonia che ha visto presenti le autorità civili, militari e religiose della città e del territorio, tra queste i componenti della giunta, consiglieri comunali, il comandante della compagnia carabinieri di Noto, capitano Federica Lanzara, il comandante della locale stazione dell’Arma, luogotenente Sebastiano Pappalardo, il comandante della Polizia municipale Giuseppe Casella, i parroci don Marco Ramondetta e don Maurizio Casella, insieme ai rappresentanti delle realtà associative e tanti cittadini che non sono voluti mancare all’incontro.

L’evento, presentato da Concetta Cassarino e animato dallo storico Corpo bandistico “Città di Canicattini Bagni” diretto per l’occasione dal maestro Paolo Zocco, si è aperto con l’intervento del vicepresidente del comitato “Canicattinesi nel mondo”, Corrado Perna, con un minuto di silenzio per ricordare i tanti canicattinesi che non ci sono più e tra questi un canicattinese d’adozione per la sua oltre cinquantennale missione spirituale nella “Città del liberty e della musica”, don Rosario Pitruzzello, di cui il 29 luglio ricorre il decennale della scomparsa.

Memoria, identità e radici, i fili conduttori di questo primo appuntamento già programmato tempo addietro per l’estate 2020 in occasione dei festeggiamenti dei 150 anni della storica Banda musicale cittadina, nata il 24 aprile 1870, poi annullato per l’emergenza Covid, come ha ricordato l’assessore Gazzara presentando il calendario delle manifestazioni di questi otto giorni, sino al 6 agosto.

Gli organizzatori hanno quindi voluto ricordare le comuni radici con chi ha dovuto lasciare la propria terra già nella grande emigrazione a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento, come testimonia l’ampia sezione ad essa dedicata che si trova al Museo Tempo (Museo del tessuto, dell’emigrazione e della medicina popolare), con le poesie e il racconto dedicati a Canicattini Bagni, Janiattini, da due grandi e indimenticati poeti e storici canicattinesi, “Mastru Nnanu Tanasi”, Sebastiano Tanasi (“Janiattini” e “Casa di petra” dalla raccolta Majaria, ed. Ariete 1989), e l’etnoantropologo Antonino Uccello (“Janiattini” dal libro Janiattini pubblicato nel 1969), letti da Sebastiano Tinè, da Alibert Ficara e da Concetta Cassarino.


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