Come riscaldare al meglio un ambiente
Durante la stagione fredda è sempre piacevole vivere in una casa ben riscaldata, anche se, a volte, la spesa del gas, per mantenere costante la temperatura nei locali domestici, può risultare alta e salata.
Spesso, gli ambienti molto ampi richiedono un consumo di risorse importante, che può incidere in maniera pesante sulle vostre tasche. Per questo motivo, è preferibile optare per delle alternative altrettanto efficienti e allo stesso tempo meno dispendiose.
Il mercato offre una vasta gamma di dispositivi che sono in grado di emanare calore, ma attenzione, perché non tutti gli apparecchi sono uguali da un punto di vista di efficienza e di consumi. Di seguito vi suggeriamo alcune soluzioni che potrebbero soddisfare le vostre necessità, sia in termini di prestazioni e sia in termini economici.
- Il termoconvettore
Tra tutte le proposte disponibili in commercio, senza dubbio un termoconvettore può risultare una valida alternativa per riscaldare adeguatamente un ambiente. Si tratta di un dispositivo specifico, che è in grado di generare calore attingendo da diverse fonti di energia, a seconda del modello. L’apparecchio infatti può essere suddiviso in tre categorie principali: a gas, ad acqua ed elettrico.
I termoconvettori di primo tipo bruciano il gas all’interno di un’apposita camera di combustione, che a sua volta riscalda l’aria circostante.
I modelli ad acqua, detti anche a vapore, sfruttano il passaggio del liquido caldo all’interno dei tubi metallici del dispositivo. In questo modo danno origine a un sistema di circolazione d’aria temperata proiettata verso l’esterno. Tale processo può avvenire per convezione naturale, oppure può essere forzato con l’aiuto di una ventola integrata, che spinge l’aria fuori dall’apparecchio.
Come terza soluzione (non meno importante), troviamo i termoconvettori elettrici: a differenza dei primi due, questi sono tra i modelli più diffusi e, grazie alle loro dimensioni ridotte, sono i più utilizzati negli ambienti domestici.
Il loro funzionamento è fondato su un sistema di resistenze che si riscaldano e di conseguenza alzano il livello di temperatura del locale.
- La stufa a pellet
Se siete disposti a fare un piccolo investimento iniziale, potreste valutare l’idea di acquistare una stufa a pellet. Scegliere un dispositivo del genere significa sfruttare un tipo di combustibile economico che rispetta l’ambiente.
Grazie a questo sistema potrete godere di un alto rendimento a fronte di costi di consumo decisamente inferiori rispetto ai combustibili fossili. Per fare degli esempi pratici, il pellet costa ben il 25% in meno del metano e due volte meno del gasolio. Oltre a ciò, c’è da dire che molti modelli presenti sul mercato rientrano nei piani di agevolazione fiscale e di incentivi per il risparmio energetico, così l’acquisto risulterà ancora più conveniente.
Scegliere il pellet significa utilizzare un tipo di combustione più pulita e sfruttare un sistema di riscaldamento pratico e comodo. Il combustibile è facilmente reperibile sul mercato, viene venduto a sacchi e quando brucia crea meno cenere rispetto alla legna.
Se desiderate ottimizzare ancora di più i consumi, potreste optare per una stufa con funzionamento automatico, che regola l’accensione e lo spegnimento del dispositivo a seconda delle varie esigenze.
Grazie a questi mini impianti termici, sarete in grado di portare il tepore in più stanze contemporaneamente, convogliando l’aria calda nei vari locali tramite degli appositi tubi oppure riscaldando l’acqua dei termosifoni e degli impianti idrici.
- Sistemi combinati di riscaldamento
Grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, oggi è possibile anche sfruttare dei sistemi combinati di riscaldamento che sono in grado di massimizzare i rendimenti e di abbattere gli sprechi.
Per fare un esempio, esistono caldaie capaci di attingere in modo intelligente da più fonti energetiche, ottimizzando i consumi e offrendo grandi prestazioni. Questi dispositivi sono molto versatili e possono essere modulati a seconda delle necessità degli utenti e all’area da riscaldare.
Una caldaia “smart” seleziona la fonte energetica da integrare in base al livello di temperatura esterna e interna che si desidera raggiungere. In pratica, il sistema analizza la situazione termica e valuta quale può essere il miglior combustibile da utilizzare per raggiungere l’obiettivo con il minor dispendio energetico.
Per esempio, certe caldaie ibride possono attingere energia da: pannelli fotovoltaici, gas, elettricità, pellet, biomassa, ecc. Ogni volta che c’è una richiesta energetica, la caldaia si accende, al fine di ottenere il massimo rendimento dal combustibile più appropriato e, una volta raggiunta la temperatura desiderata si spegne, fino alla richiesta successiva.
Chiaramente, data la complessità di funzionamento di questi dispositivi, i loro costi sono abbastanza alti; tuttavia si tratta di un investimento iniziale che vi consente di ottenere delle ottime prestazioni con un risparmio significativo sui consumi.