Corteo funebre e fuochi d’artificio in Ortigia, il questore: “Manifestazione non autorizzata”


SIRACUSA – Ieri alcune centinaia di persone hanno commemorato un giovane prematuramente scomparso, il cui funerale si è celebrato nel pomeriggio in una chiesa della Pizzuta, a nord del capoluogo aretuseo, spostandosi con auto e moto verso Ortigia, dove hanno creato disagi al traffico veicolare tra il ponte Umbertino e il centro storico di Siracusa. Sono stati esplosi anche dei fuochi d’artificio.
Sulla vicenda interviene oggi il questore di Siracusa, Roberto Pellicone, rendendo noto tra l’altro che ci sono indagini in corso per “manifestazione non autorizzata”, con la dichiarazione che pubblichiamo integralmente qui di seguito.
“Come noto, nel pomeriggio di ieri, dopo che si sono celebrati i funerali di un giovane che, a seguito di un incidente stradale e dopo mesi di ricovero, è purtroppo deceduto venendo a mancare ai suoi affetti familiari, centinaia di persone e decine di ciclomotori hanno invaso e bloccato il ponte Umbertino, incuranti delle norme basilari del codice della strada, con una manifestazione non autorizzata durante la quale sono stati esplosi numerosi fuochi di artificio.
Pur dinanzi ad una tale tragedia, pur comprendendo il profondo dolore dei familiari del giovane deceduto, non possiamo non soffermarci ad una profonda riflessione su quanto accaduto e sulla piaga della sicurezza stradale e degli incidenti, anche mortali, verificatisi, purtroppo, recentemente nelle strade della nostra provincia e che hanno visto spezzarsi giovani vite.
Le forze di polizia, è bene ricordarlo, sono impegnate, soprattutto nei fine settimana e nei luoghi di aggregazione giovanile, con una massiccia opera di prevenzione e di repressione finalizzata a contrastare gli atteggiamenti pericolosi durante la guida.
Inscenare una manifestazione con un corteo che si è snodato fino ad un punto nevralgico della città, senza alcuna forma di preavviso (così come prevede la normativa vigente), creando disagio alla viabilità cittadina e situazioni di potenziale pericolo per l’incolumità e la sicurezza pubblica non è il modo migliore per manifestare il proprio cordoglio per la perdita di una giovane vita.
Sarebbe stato più consono alla circostanza, piuttosto che esplodere innumerevoli, quanto inutili, fuochi pirotecnici, dedicare momenti di riflessione e di solidarietà nei confronti dei parenti della vittima.
Come già accaduto in altre circostanze, non si possono tollerare atteggiamenti di palese violazione delle regole e delle leggi, fosse anche per esprimere sentimenti di amicizia o di dolore.
Gli Uffici investigativi della Polizia di Stato stanno lavorando per individuare i responsabili di quanto accaduto e dei deprecabili atti che hanno creato turbative per l’ordine e la sicurezza e che hanno, giustamente, indignato gran parte dell’opinione pubblica“.
(Foto di copertina: repertorio)