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Il direttore generale dell’ASP 8 di Siracusa Brugaletta risponde all’assessore regionale alla Sanità Borsellino

Brugaletta-Salvatore

SIRACUSA – Con riferimento all’intervento stampa dell’assessore regionale della Salute Lucia Borsellino relativamente alla vicenda delle 17 salme di migranti prese in custodia dall’1 al 6 giugno nella sala mortuaria del presidio ospedaliero di Augusta per l’effettuazione delle ispezioni cadaveriche e delle eventuali autopsie, il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta dichiara di condividere pienamente la posizione assunta dall’assessore.

Ho appreso delle esatte modalità con cui sono state custodite queste salme soltanto in occasione di una conferenza di servizio tenuta dall’assessorato regionale della Salute – dichiara il direttore generale Salvatore Brugaletta -. Ho pertanto avviato immediatamente degli accertamenti interni in esito ai quali è stato appurato che dette salme sono state sottoposte a ispezione cadaverica all’ospedale di Augusta l’1 giugno 2015 e successivamente, espletate le procedure di legge per l’acquisizione delle necessarie autorizzazioni, sono state trasportate presso i cimiteri individuati dalle autorità competenti tra la data del 5 e quella del 6 di giugno. Sono emerse responsabilità riguardanti la mancata vigilanza da parte del personale del presidio ospedaliero di Augusta, che avrebbe dovuto garantire il rispetto dei principi di decoro e di dignità delle salme nel corso delle operazioni condotte dalla ditta di onoranze funebri appositamente incaricata. Pertanto ho trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica per l’accertamento degli eventuali reati commessi, ho avviato un procedimento disciplinare nei confronti del direttore medico del presidio ospedaliero di Augusta che è stato cautelativamente sospeso dall’attività di servizio ed ho provvisoriamente disposto l’inagibilità della sala mortuaria. Episodi del genere non sono tollerabili – prosegue Brugaletta – e questa direzione assumerà ogni altro provvedimento ritenuto necessario per garantire il decoro e la dignità delle salme di qualunque nazionalità ed etnia. Spiace rilevare che l’isolato episodio legato alla negligenza del singolo finisca con l’offuscare il grande impegno profuso dall’intera Azienda sanitaria di Siracusa nell’assistenza sanitaria agli sbarchi di migliaia e migliaia di migranti in assoluta carenza di risorse, avendo sostenuto ad oggi il peso di circa la metà degli sbarchi avvenuti nell’intero territorio regionale siciliano distinguendosi per senso di umanità e di solidarietà mostrato nei confronti degli stessi migranti”.


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