In Libano ho incontrato il Presidente dell’Unione delle Municipalità di Tiro Abdel Mohossen El Husseini il quale ha lanciato un appello all’Italia ed ai cittadini italiani di difendersi dal pericolo dell’ISIS attraverso una nuova legge che limiti l’arrivo di immigrati considerato il pericolo di infiltrazione di estremisti e terroristi fra di loro. La dichiarazione è stata rilasciata durante la nostra visita nel suo ufficio dove abbiamo discusso anche della situazione del Libano, soffermandoci in particolare sulla minaccia dell’ISIS all’Europa, ed in particolar modo all’Italia, dopo aver assunto il controllo di una grande parte del territorio libico.
Husseini durante l’incontro ha condannato duramente i crimini mostruosi commessi ogni giorno dai terroristi e soprattutto la decapitazione di 21 cittadini egiziani e di altre persone. “Tutto il Libano – dichiara Husseini – ed i cittadini libanesi sono accanto all’Italia ed al suo popolo ed esprimono la loro solidarietà ed il sostegno di qualsiasi decisione sarà presa dal Governo Italiano per tutelare la sicurezza dei propri cittadini e la sovranità del suo territorio. Siamo molto grati all’Italia un paese amico che ha sostenuto il Libano ed il suo esercito e continua a farlo in tutti i settori”.
Husseini ha elogiato gli storici rapporti che legano il popolo italiano a quello libanese, sottolineando i sacrifici dei caschi blu italiani impegnati nella missione UNIFIL a favore della stabilità e la sicurezza del Libano del Sud: “Il lavoro svolto dal contingente italiano – aggiunge il massimo rappresentante delle Municipalità – in stretta cooperazione con le LAF per la tutela della sicurezza e la stabilità del sud, contribuisce in maniera efficiente perchè i cittadini rimangono attaccati alla loro terra”. Husseini ha poi ringraziato il comandante del settore ovest e del contingente italiano di UNIFIL Generale di Brigata Stefano Del Col ed i suoi uomini e donne della Brigata “Pinerolo” per gli sforzi e i sacrifici e per i progetti CIMIC realizzati in tutti i villaggi della loro area di responsabilità”.
Salvatore Pappalardo
