La Gazzetta Siracusana

Lentini, operazione “Mazzetta sicula”: arrestato il re dei rifiuti, sequestrata la Sicula Trasporti

LENTINI – C’è anche Antonino Leonardi (noto come Antonello), della Sicula Trasporti, considerato il “re” dei rifiuti in Sicilia, tra gli arrestati dell’indagine della Guardia di finanza di Catania sulla discarica di Lentini, la più estesa dell’isola. L’inchiesta della Procura catanese verte su un presunto “perdurante e sistematico illecito smaltimento dei rifiuti solidi urbani provenienti da oltre 200 comuni siciliani“.

Nell’ambito dell’operazione denominata “Mazzetta sicula“, i finanzieri etnei hanno eseguito stamani un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di nove persone: due in carcere, tre agli arresti domiciliari e quattro obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e di dimora. Indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione continuata e rivelazione di segreto d’ufficio nonché per concorso esterno in associazione di tipo mafioso.

I reati contestati sono legati a episodi avvenuti negli anni 2018 e 2019, essenzialmente connessi alla presunta “illecita conduzione della discarica di Lentini“, gestita dalla “Sicula Trasporti”. Su tutti, i due pilastri del sistema ipotizzato a seguito delle investigazioni condotte dai finanzieri del nucleo Pef di Catania (Gico) e dallo Scico di Roma: “la puntuale dazione di tangenti a soggetti ritenuti dal corruttore, al di là del ruolo assegnato dall’amministrazione di appartenenza, in grado di influenzare la concessione di autorizzazioni amministrative e di “pilotare”, preventivandoli, i prescritti controlli ambientali“; “la fasulla rappresentazione della movimentazione dei rifiuti al fine di garantire un’apparente osservanza delle norme; una contabilità assolutamente non corrispondente alla reale entità e tipologia dei rifiuti conferiti in discarica e trattati nell’impianto di compostaggio“. A tali accuse, si aggiungono ipotizzate “pressioni” che avrebbero esercitato esponenti del clan mafioso dei Nardo, secondo i finanzieri, finalizzate a ottenere l’affidamento di un chiosco presente all’interno dello stadio dove gioca la squadra di calcio Sicula Leonzio, attualmente militante nel campionato professionistico di Serie C.

Tra le imprese destinatarie della misura del sequestro preventivo , oltre alle catanesi “Sicula Compost Srl” e “Gesac Srl”, c’è la “Sicula Trasporti S.r.l.” ora “Sicula Trasporti S.p.a.”, società con un fatturato annuo di circa 100 milioni di euro e oltre 120 dipendenti, con sede in contrada Grotte San Giorgio nel territorio di Catania, esercente l’attività di “trattamenti e smaltimenti di altri rifiuti non pericolosi” ovvero della gestione dei rifiuti solidi urbani (Rsu) ossia non riciclabili. Da precisare che l’impianto di trattamento meccanico biologico (tmb) è situato nel territorio di Catania, in contrada Grotte San Giorgio appunto, mentre le vasche di abbancamento sono situate nel confinante comune di Lentini.

In carcere sono finiti: Antonino Leonardi, di 57 anni, ritenuto amministratore di fatto della “Sicula Trasporti S.r.l.” e della “Gesac S.r.l.” e amministratore di diritto della “Sicula Compost Srl”, per le ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, corruzione e frode nelle forniture; Filadelfo Amarindo, di 68 anni, dipendente della “Sicula Trasporti S.r.l.”, con l’accusa di concorso esterno all’associazione mafiosa.

Agli arresti domiciliari: Salvatore Leonardi, 57 anni, fratello di Antonino, in qualità di socio della “Sicula Trasporti S.r.l.” e della “Gesac S.r.l “, Vincenzo Liuzzo, di 57 anni, dirigente di unità operativa semplice della sede di Siracusa dell’Arpa Sicilia, che era addetto ai controlli e monitoraggi ambientali, e Salvatore Pecora, di 63 anni, istruttore tecnico impiegato presso il Libero Consorzio comunale di Siracusa, che era addetto al controllo sulla gestione dei rifiuti.

Sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di dimora P.F.N., di 36 anni, e F.Z., di 52, come i fratelli F. e N. G., di 49 e 59 anni, amministratori di diritto e di fatto della “Edile Sud S.R.L.”.

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