Melilli, miasmi industriali, bambini con le mascherine in aula consiliare. Botta e risposta tra Cutrona e l’opposizione
MELILLI – Irrompe nell’aula consiliare di Melilli la questione dei miasmi industriali, e non per un ordine del giorno bensì per una sorta di flash mob inscenato da bambini. Per un quarto d’ora, a partire dall’appello del presidente del consiglio comunale, poco meno di una decina di giovanissimi melillesi sono rimasti in piedi, indossando delle mascherine e tenendo in mano cartelli recanti la scritta “Voglio diventare grande”.
Il fine, secondo quanto riferito dalla signora Miriam Fazzino, era quello di “sensibilizzare l’amministrazione e dare un messaggio forte da parte di bambini, dato che nell’ordine del giorno non c’era nessun riferimento ai miasmi e alle situazioni avvenute domenica mattina”. Il riferimento è al fuori servizio verificatosi la scorsa domenica mattina a un impianto in avvio all’interno degli stabilimenti di Versalis, l’azienda chimica del gruppo Eni, nella zona industriale di Priolo. A seguito del quale, il Comune di Melilli attraverso la pagina social aveva consigliato alla popolazione, “in via precauzionale e sino a quando il vento non disperderà quanto presente nell’aria” a “rimanere nelle abitazioni con porte e finestre chiuse” (vedi articolo).
Il gruppo consiliare d’opposizione, “Ritorniamo al futuro”, aveva immediatamente annunciato che avrebbe presentato “una formale interrogazione scritta all’amministrazione comunale affinché si faccia chiarezza su quanto è accaduto”, contestando che “non bastano annunci e sterili telefonate, tra l’altro in grande ritardo, per avvertire la gente a non uscire di casa”.
In merito al consiglio di ieri sera, il presidente del consiglio comunale, Rosario Cutrona (nella foto) precisa che “nel pieno rispetto delle istituzioni e della seduta nessuno del pubblico, bambini compresi, aveva facoltà di prendere parola: il consiglio comunale in seduta pubblica, non aperta, infatti, permette l’intervento esclusivamente dei consiglieri comunali, della Giunta ed, eventualmente, dei funzionari comunali responsabili di Settore”.
Cutrona critica sia il gruppo consiliare d’opposizione che due consiglieri, Salvo Cannata e Daniela Ternullo (quest’ultima prima assessore e poi anche vicesindaco nella giunta Carta), che hanno annunciato l’uscita dalla maggioranza per confluire nel gruppo misto. “Nello specifico ieri – osserva il presidente del civico consesso – si doveva discutere l’approvazione del Programma triennale opere pubbliche con chiari motivi d’urgenza (ordine del giorno infine rinviato per un vizio di forma nei tempi della comunicazione, ndr). Purtroppo, però, a Melilli il rispetto delle istituzioni non è condiviso dal gruppo di minoranza consiliare che, con tanto di filmati con cellulare e pubblico da stadio, ha imposto di trattare altri temi. Stessa strumentalizzazione quella di due consiglieri di maggioranza che, pur non condividendo da tempo l’azione amministrativa, scelgono di presentare dichiarazione di fuoriuscita dal gruppo consiliare, condita da critiche all’amministrazione, proprio in questo consiglio con unico punto in seduta urgente”.
Sulla questione ambientale, riferisce che sarebbe “impensabile in un paese civile che le stesse persone che hanno volutamente ignorato ogni presa di posizione contro l’inquinamento, oggi architettano questa azione di basso profilo”, aggiungendo che “nel mondo che vorrei i bambini devono diventare grandi, ma i loro genitori non devono mai barattare i propri diritti per un posto fisso!”.
I quattro consiglieri del gruppo d’opposizione, segnatamente Pippo Sorbello, Salvo Sbona, Pierfrancesco Scollo e Concetta Quadarella, attraverso una nota congiunta contestano “come ancora una volta l’amministrazione comunale rimane silente ed impreparata dinanzi agli interrogativi di primaria importanza posti dall’opposizione ovvero refezione scolastica, trasporto scolastico e miasmi industriali”, sottolineando di aver atteso “per più di un mese la convocazione di un consiglio comunale che trattasse le predette tematiche e, invece, l’amministrazione ha preferito dare priorità al piano triennale delle opere pubbliche, tematica importante ma non certo primaria, violando tra l’altro il regolamento comunale circa la regolare convocazione dello stesso”.
“In risposta a quanto dichiarato dal presidente del consiglio Cutrona riguardo una presunta strumentalizzazione della manifestazione messa in atto dai bambini – replicano i quattro consiglieri – che non appartiene alla loro cultura e alla loro etica politica, personale e professionale ogni tipo di qualsivoglia strumentalizzazione dei cittadini men che meno dei bambini, ai quali si sentono invece in dovere di dar voce e di mostrare la loro vicinanza e il loro sostegno perché rappresentano il domani!”.
Il gruppo d’opposizione ribadisce nella nota congiunta che “la comunità non può rimanere ostaggio delle vicende giudiziarie del sindaco le cui conseguenze portano ad un immobilismo amministrativo oramai dinanzi agli occhi di tutti”.