Politica

Melilli, Parco degli Iblei, Carta al governo regionale: “Riflettiamo sulla reale necessità di istituirlo”

MELILLI – Da Peppe Carta arriva una chiara proposta di “sospendere l’iter”, dopo oltre tre lustri, per l’istituzione del Parco nazionale degli Iblei. “Bisogna riflettere su un’opportuna integrazione istruttoria sull’incidenza del regime vincolistico, sulle esigenze del territorio e sulle attività economiche, nonché sulla reale necessità dell’istituzione del Parco – dichiara in un comunicato stampa – individuando forme alternative di tutela ambientale del territorio atte a garantire lo svolgimento delle attività delle filiere produttive”.

“Verificare la regolarità delle procedure per l’istituzione del Parco nazionale degli Iblei, l’incidenza sul tessuto economico delle imprese agricole e mancata collegialità e concertazione, tra tutti gli attori coinvolti, nella redazione di un documento d’indirizzo relativo all’analisi territoriale dell’area da destinare a protezione, perimetrazione e individuazione degli obiettivi da perseguire”: questi, in sintesi, i dubbi sollevati dal deputato regionale Peppe Carta, sindaco di Melilli e presidente della 4ª commissione “Ambiente, Mobilità e Territorio” all’Ars, in un’interrogazione indirizzata al presidente della Regione e all’assessore per il Territorio e l’Ambiente.

Una querelle che parte da lontano, precisamente dal 2007 quando con il decreto legge n. 159, su proposta dell’allora Ministro per l’Ambiente, si definiva l’istituzione, in Sicilia, di quattro Parchi nazionali, tra cui il Parco degli Iblei. Il Parco, con un’estensione stimata di 150mila ettari, rappresenterebbe la più grande area protetta in Sicilia e il più ampio parco nazionale dell’isola con i suoi 32 comuni coinvolti, tra cui ben 18 nella provincia di Siracusa.

Al suo interno ricomprenderebbe le riserve naturali di Pantalica e Valle dell’Anapo, Cavagrande del Cassibile, il complesso speleologico Villasmundo – Sant’Alfio, nonché diversi Sic (Siti di importanza comunitaria) e Zps (Zone di protezione speciale).

“La tutela delle attività economiche insediate nell’area, che costituiscono il polmone economico di un territorio altrimenti destinato alla marginalizzazione – evidenzia Carta – e la messa in sicurezza di un’intera zona ad elevato rischio idrogeologico, che necessiterebbe della realizzazione di opere idrauliche propedeutiche alla regimazione delle acque superficiali, sarebbero, di fatto, impossibili con i vincoli caratteristici tipici di un Parco nazionale. Vincoli che avrebbero riflessi importanti anche rispetto alla gestione dell’attività venatoria, fondamentale contro il fenomeno dilagante della crescita esponenziale di esemplari di cinghiali di fenotipo selvatico”.

(Nell’immagine di copertina: possibili confini del Parco nazionale degli Iblei, perimetrazione del 2017)


La Gazzetta Siracusana su facebook

LE CITTÀ DEL NETWORK

Copyright © 2025 La Gazzetta Siracusana.it
Testata editoriale iscritta al ROC con numero 25784
Direttore responsabile: Cecilia Casole
PF Editore di Forestiere Pietro - P. IVA 01864170897

Copyright © 2016/2025 PF Editore

In alto