Melilli, ricorso Acquapark, “giallo” su sentenza Cga dal botta e risposta tra Ternullo e Carta
MELILLI – Nuovi colpi di scena nella vicenda di giustizia amministrativa che vede la ricorrente società proprietaria del parco acquatico di contrada Spalla (Acquapark srl), struttura attualmente chiamata “Aretusa park” in funzione da oltre vent’anni, contrapposta al Comune di Melilli. La senatrice Daniela Ternullo (Forza Italia), con un comunicato stampa congiunto unitamente ad altri tre consiglieri comunali d’opposizione, annuncia l’uscita dell’attesa sentenza del Cga di Palermo paventando un risarcimento danni a carico del Comune di circa 1,7 milioni di euro. Ma, attraverso un comunicato di replica, il primo cittadino e deputato regionale Peppe Carta (Mpa) mette perfino in discussione l’esistenza stessa della sentenza di secondo grado.
“Quanto accaduto con l’epilogo della vertenza tra Acquapark srl e il Comune di Melilli lascia attoniti – si legge nella nota dei consiglieri di opposizione Daniela Ternullo, Salvo Cannata, Lucia Saraceno e Vincenzo Pecora – È un triste finale che mette a nudo una gestione miope e distorta della Cosa pubblica da parte dell’Amministrazione comunale. In questi anni è stato chiesto più volte tramite richieste di accesso agli atti, appelli in Consiglio comunale e solleciti alla stampa della sen. Ternullo, ed ora da tutta la minoranza, di sapere il reale motivo del diniego da parte dell’Amministrazione comunale a concedere l’autorizzazione ad Acquapark srl per la costruzione di una laguna ricreativa a tema piratesco“.
Si tratta di una vicenda risalente al 2021, quando l’amministratore unico di Acquapark srl, Bianca Manuela Gennaro denunciava una presunta inerzia da parte del Comune sulle autorizzazioni di competenza in merito al progetto di ampliamento del parco acquatico per un asserito investimento di circa 3 milioni di euro.
“Stiamo parlando di un investimento importante, da oltre 3 milioni di euro. Un investimento che avrebbe aumentato l’appeal di Melilli, sia in ambito turistico che per i risvolti economici e occupazionali – proseguono la senatrice Ternullo e gli altri tre consiglieri d’opposizione – Adesso, dopo che l’azienda si era anche appellata al presidente Mattarella e la senatrice Ternullo ha ricevuto offese personali da parte del Sindaco di Melilli, il Cga al quale Acquapark srl si è rivolta, con una sentenza ha dato ragione alla medesima, ritenendo infondato il rigetto. Anzi, autorizza la Società a chiedere il risarcimento di quasi 1,7 milioni di euro per il danno economico e di immagine cagionato dal Comune di Melilli“.
“Da qui la domanda cruciale – concludono i quattro – Chi pagherà realmente adesso? Chi risarcirà l’azienda per anni di immobilismo, di dinieghi e ostruzionismo? Conditi da offese e contumelie ad altri rappresentanti della cittadinanza? La risposta purtroppo è scontata e la conosciamo: i cittadini. Quantomeno, il nostro auspicio è che qualcuno, da parte dell’Amministrazione comunale ci metta la faccia e chieda scusa alla comunità“.
Non si è fatta attendere la replica, direttamente dal sindaco e deputato regionale Peppe Carta.
“Sulla vicenda Acquapark occorre fare chiarezza e non avallare delle sterili strumentazioni politiche. Il Tar, con sentenza del 13 luglio 2022, aveva rigettato il ricorso della ricorrente. Il Cga ci ha chiesto di rideterminarci e gli uffici l’hanno fatto – dichiara il primo cittadino – Invito pertanto la senatrice Daniela Ternullo, visto che è stata richiesta la sua collaborazione, a partecipare al Consiglio comunale di Melilli per confrontarci in un dibattito per la sentenza in questione (se esiste) nei confronti della società Acquapark srl, perché a noi non risulta. Non abbiamo mai usato toni offensivi nei riguardi di nessuno e attendo prove che ci smentiscano, noi siamo lontani da questo tipo di politica offensiva”.
Aggiunge: “Per i risarcimenti alle aziende colpite dagli incendi con orgoglio affermiamo che c’è una variazione in atto già abbozzata dalla ragioniera comunale, siamo il primo Comune ad averli inseriti con fondi comunali. Plauso ai consiglieri di maggioranza che hanno richiesto gli aiuti per gli imprenditori melillesi in tempi precedenti“.
“Rinnovo l’invito alla consigliera Ternullo – conclude il sindaco Carta – a venire a parlare di presenza durante un consiglio a Melilli, concertando una data a lei consona che la possa riportare nella città dove risiede e che, per motivi di cui non è dato sapere, ormai evidentemente frequenta poco“.