La Gazzetta Siracusana

Noto. All’ultimo Consiglio comunale assenti Ferrero e Scatà

banco di ferrero vuotoConclusi i lavori del consiglio comunale di Noto del 24 ottobre u s.  senza i colpi di scena previsti da coloro che si ostinano  a credere che la politica, specie quella locale, sia basata su elementi scientificamente ipotizzabili. Si è notata  subito l’assenza del consigliere Ferrero, che  nei giorni scorsi era stato accusato di  appartenenza al movimento neo fascista Forza nuova; avrebbe dovuto dichiarare ufficialmente tale sua collocazione in Aula, generando  non poco imbarazzo fra gli alleati del Partito Democratico. Tutto quindi rinviato alla prossima seduta di consiglio.

A inizio lavori ci sono state interrogazioni lampo dei consiglieri, Salvo Veneziano di “Noto nostra – Pdl” , Aldo Tiralongo di Rinnovamento per Noto e Pippo Bosco indipendente, per conoscere i motivi delle autorizzazioni all’ installazione di antenna per telefonia mobile, in contrasto con quanto stabilito dal regolamento comunale. Si è valutata l’opportunità  di cambiare tale regolamento per i casi di accertata e documentata innocuità per la pubblica salute. Quindi si è andati all’argomento primario volto alla ricostituzione dell’integrità numerica del consiglio comunale dopo le dimissioni di Antonino Sammito, diventato assessore comunale.

A questo punto il secondo  colpo di scena. Il primo dei non eletti nella lista dell’Autonomia Mpa,  Massimo Scatà, essendo presidente dei Revisori dei conti, avrebbe dovuto passare la palla a Paolo Tringali, il secondo dei non eletti. Ma per motivazioni varie,  in gran parte  inquadrabili fra i misteri dei  vari cambi di casacca che si sono verificati nel corso degli ultimi mesi, Scatà ha deciso di dimettersi dalla carica di revisore dei conti e di accettare quella di consigliere comunale con notevole delusione degli amici di Tringali. Scatà assente ai lavori per giustificate, importanti ragioni di servizio, sarà quindi il consigliere comunale del movimento che fa riferimento a Raffaele Lombardo. Già convalidato, dovrà solamente giurare al prossimo consiglio comunale.

Infine si è discussa l’interrogazione del consigliere comunale Veneziano riguardante il costo della manodopera, da escludere dal minimo ribasso, in materia di appalti pubblici. Egli infatti con  riferimento alla circolare del dipartimento tecnico della regione Sicilia n. 3 del 2013, che fornisce indicazioni in materia di appalti pubblici e cioè sul fatto che il prezzo più basso debba essere  determinato al netto del costo del personale e degli oneri sulla sicurezza, entrambi non soggetti a ribasso, ha affermato  che il comune di Noto non si sarebbe attenuto  a questi principi. Il sindaco Corrado Bonfanti, convenendo con le motivazioni dell’interrogazione, ha affermato che l’ufficio legale del comune ha rispettato sempre la norma e tuttavia diverse sarebbero le disposizioni per i contratti aperti e quelli chiusi. In quelli aperti non ci sarebbe l’obbligo del rispetto della circolare. Ha comunque assicurato che sarà sua cura ricontrollare gli affidamenti dei cantieri recentemente assegnati.

Roberto Nastasi

 

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