Nuovo ospedale di Siracusa, la versione del Rtp “decaduto” per la progettazione definitiva


SIRACUSA – La vicenda del ricorso alla giustizia amministrativa sulla progettazione definitiva del Nuovo ospedale di Siracusa è entrata con vigore nel dibattito politico. Alle recenti affermazioni del ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, in occasione di un’iniziativa elettorale a Siracusa, e al comunicato stampa congiunto dei cinque deputati regionali del collegio di Siracusa, arriva la replica sotto forma di lettera aperta alle Redazioni che esprime la “posizione dell’Rtp estromesso dal progetto per la realizzazione del Nuovo ospedale di Siracusa“.
Come noto, lo scorso gennaio, il Raggruppamento temporaneo di professionisti (Rtp), vincitore del concorso di idee per il nuovo nosocomio siracusano e autore del progetto di fattibilità tecnico-economica (vedi immagine di copertina), si era infatti opposto dinanzi al Tar del Lazio al provvedimento di decadenza (revoca) dall’incarico di progettazione definitiva e direzione dei lavori, disposto dal prorogato commissario straordinario ad acta, il prefetto Giusi Scaduto.
Intanto, lo scorso marzo, la progettazione definitiva è stata affidata dal commissario straordinario al Raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) formato da Proger Spa con sede a Pescara (mandataria), Manens Spa con sede a Padova e Inar Srl con sede a Milano (mandanti).
Quindi pubblichiamo integralmente qui di seguito la posizione dell’Rtp composta da Studio Plicchi Srl (capogruppo), Ava Arquitectura Y gestion sl, Milan ingegneria spa, Areatecnica srl, Sering ingegneria srl.
“Alla luce delle recenti dichiarazioni del Ministro Salvini in visita in città, è opportuno ricordare che le tempistiche della realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa sono state fortemente condizionate in negativo dalla condotta del Commissario.
Il Governo infatti dovrebbe conoscere la dinamica dei fatti, oggetto peraltro di un complesso contenzioso in cui è parte la Presidenza del Consiglio dei Ministri e addirittura di un coinvolgimento delle Istituzioni, volti a dimostrare che, dietro le dichiarazioni di facciata, si nasconde un iter seguito dalla struttura commissariale che appare non solo illegittimo ma anche causa di lungaggini che si sarebbero potute evitare.
Più volte questo RTP ha sottolineato – e la questione è al vaglio del Giudice Amministrativo, per cui si rifiuta fermamente qualsiasi sentenza anticipatoria e “politica” – come le scelte di revoca dell’incarico e di avvio di una nuova procedura niente hanno a che vedere con presunte inadempienze. Anzi, il nuovo incarico – bisogna ribadirlo al di là delle dichiarazioni di propaganda anche per maggior chiarezza nei confronti dei cittadini – porterà alla compresenza di tre progettisti diversi per le 3 diverse fasi (il RTP per il PFTE, uno per il definitivo e un terzo per l’esecutivo) con effetti nefasti sul progetto sotto il profilo qualitativo. Le scelte commissariali hanno inoltre avuto – e avranno – l’effetto di allungare i tempi di realizzazione, gravati dall’incertezza rispetto ai pronunciamenti che si attendono dalla giustizia e dall’incrinamento della reputazione del nostro Paese anche in sede internazionale. Se, invece, il RTP avesse potuto lavorare con tutti i crismi, la progettazione sarebbe stata ultimata nella sua interezza entro il mese di febbraio scorso.
L’RTP, che ha ancora tutti i termini processuali per eventuali ulteriori contestazioni, è assolutamente convinto che l’estrema semplificazione adottata dopo il presunto proprio inadempimento e gli atti assunti dalla struttura commissariale non siano debitamente motivati, non rappresentino il reale interesse della comunità e rischino di derogare alla qualità.
Si invita pertanto il Ministro Salvini – ma anche i rappresentanti della politica locale – ad approfondire la questione anche in ragione degli effetti a livello internazionale, data la presenza di una impresa spagnola di primo rango nel RTP, in termini di credibilità e reputazione che alcune condotte possono avere ma soprattutto per evitare che tali condotte si tramutino ancora una volta in un danno per i cittadini di Siracusa che da anni attendono l’Ospedale e che rischiano- contrariamente a quanto si legge sulla stampa- di non vederlo mai.
Le scelte del commissario negli ultimi mesi hanno infatti portato di fatto a un rallentamento, danneggiando la credibilità e la reputazione delle aziende che hanno provato finalmente a dare un ospedale di livello elevato (si pensi solo che i membri del R.T.P. hanno progettato il Nuovo Polo Chirurgico e dell’Emergenza e il Nuovo Polo Cardiologico dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna e il Centro di eccellenza in Chirurgia Pediatrica per Emergency ad Entebbe!) e adeguato alle reali esigenze della città, “colpevoli” di aver fatto il loro lavoro con serietà, di aver osato chiedere chiarimenti (avendo lavorato per 13 mesi senza un contratto firmato), di aver segnalato che le risorse stanziate non sarebbe state sufficienti a garantire ai cittadini la realizzazione della struttura che aspettano da più di vent’anni.
Chiunque, anche tra le forze politiche, attacca le aziende per aver scelto di tutelare i propri interessi tramite le vie legali, come la Costituzione garantisce a qualsiasi cittadino della Repubblica, effettua una vera e propria mistificazione, difendendo scelte che si dubita fortemente vadano a tutelare la posizione dei cittadini.
Chiediamo quindi al Ministro Salvini e ai rappresentati della politica locale che in questi giorni si sono espressi sul nuovo ospedale e hanno posto come obiettivo quello di accelerare nella sua costruzione, di incontrarci e ascoltare quanto accaduto in questi mesi“.