Petrolchimico Augusta-Priolo, fissati i tempi per l’adeguamento degli impianti di Esso e Isab
SIRACUSA – Il procedimento esecutivo del clamoroso sequestro preventivo dello scorso 21 luglio è pervenuto ad un’ulteriore tappa, con la fissazione da parte della Procura di Siracusa dei termini per la presentazione del cronoprogramma e delle garanzie richieste. Infatti, entrambe le società coinvolte, Esso e Isab-Lukoil, hanno depositato nota di accettazione delle prescrizioni della Procura e la società Esso, che aveva proposto riesame, ha scelto di rinunciare allo stesso.
Le due società proprietarie dei tre impianti oggetto del provvedimento (segnatamente Raffineria Esso di Augusta, Isab Nord e Isab Sud di Priolo), infatti, avranno 90 giorni di tempo (scadenza per il 24 ottobre) per la presentazione dei progetti e dodici mesi per la realizzazione delle opere richieste, lavori strutturali che per la Procura “dovranno portare ad una significativa riduzione delle emissioni odorigene”.
La Procura di Siracusa rende noto che alle raffinerie sino ad ora coinvolte è stato infatti prescritto, quale condizione per la prosecuzione dell’esercizio, di provvedere alla copertura delle vasche di trattamento delle acque reflue industriali e a monitoraggio e miglioramento delle coperture dei serbatoi, nonché al completamento della realizzazione degli impianti di recupero vapori ai pontili di carico e scarico. Sono stati prescritti, altresì, ulteriori adempimenti relativi a torce, camini e monitoraggio delle emissioni.
Tali prescrizioni, nel dettaglio, così come divulgate dalla stessa Procura, sono le seguenti:
1) Riduzione delle emissioni provenienti dai rispettivi impianti:
1.a) Copertura delle vasche costituenti l’impianto di trattamento acque per entrambe le Raffinerie; i Gestori dovranno proporre un progetto completo di cronoprogramma attuativo per la realizzazione, che non dovrà comunque eccedere una durata massima di 12 mesi, con garanzia fideiussoria pari al costo delle opere da attuare ed alla loro messa in esercizio che sarà documentata dal Gestore entro 90 giorni;
1.b) Monitoraggio del tetto di tutti i serbatoi contenenti prodotti volatili e/o mantenuti in condizioni di temperatura tali da generare emissioni diffuse (quali ad es. grezzo, benzine, virgin naphta, bitume ecc.) per la verifica della presenza e della funzionalità di presidi atti a limitare l’emissione in atmosfera di vapori provenienti dagli stoccaggi (quali ad es. calze di contenimento sulle teste di supporti dei tetti galleggianti, guaine di contenimento sui tubi guida e sui tubi di calma dei tetti galleggianti ecc.); tale monitoraggio, con redazione di una specifica relazione che includa documentazione fotografica di ogni serbatoio controllato, dovrà essere completato entro 60 giorni; la relazione tecnica dovrà contenere anche un cronoprogramma attuativo per la realizzazione di tali sistemi, ove non presenti, ovvero per il loro ripristino, laddove non funzionanti, che non dovrà comunque eccedere una durata massima di 12 mesi, con garanzia fideiussoria pari al costo delle opere da attuare ed alla loro messa in esercizio che sarà documentata dal Gestore entro 90 giorni.
1.c) Realizzazione e messa in esercizio di impianti di recupero vapori ai pontili di carico e scarico di Isab e di Esso: i Gestori dovranno proporre entro 90 giorni un progetto completo di cronoprogramma attuativo per la realizzazione, qualora non ancora completata, e per la messa in esercizio, qualora non ancora effettiva, dei predetti impianti VRU-N, che non dovrà comunque avere una durata superiore ai 12 mesi, con garanzia fideiussoria pari al costo delle opere da attuare ed alla loro messa in esercizio che sarà documentata dai Gestori trasmettendo la relativa documentazione entro 90 giorni. Riguardo al monitoraggio del funzionamento degli impianti di recupero vapori, i Gestori, oltre ad ottemperare a quanto previsto in AIA, dovranno provvedere alla misura e registrazione della portata dei vapori inviata ad ogni impianto di recupero registrando anche le informazioni relative alla corrispondente nave collegata, al prodotto movimentato e alla durata dell’operazione.
2) Adeguamento dei sistemi di monitoraggio delle emissioni comprese nella bolla:
2.a) Adozione di procedure periodiche di verifica dei sistemi monitoraggio in continuo confrontando i valori derivanti dalle misura in discontinuo con le contemporanee misure in continuo in modo tale da assicurare il rispetto di quanto indicato dalla norma Uni En 14181; i Gestori dovranno proporre un cronoprogramma attuativo per la realizzazione, che non dovrà comunque eccedere una durata massima di 12 mesi, con garanzia fideiussoria pari al costo delle opere da attuare ed alla loro messa in esercizio che dovrà essere provata dai Gestori entro 90 giorni;
2.b) messa a disposizione dei dati registrati dei sistemi di monitoraggio in continuo per via telematica all’Arpa Dap di Siracusa;
2.c) adozione di modalità di autocontrollo (sia per i monitoraggi discontinui che per i sistemi di monitoraggio in continuo) tali da rendere i medesimi idonei per la verifica di conformità ai valori limite di emissione per i punti di emissioni rientranti nel campo di applicazione delle norme; dovranno pertanto rendere disponibili i dati emissivi nella forma e con la base temporale idonea alla verifica del rispetto di tali valori limite;
2.d) gli eventuali superamenti dovranno essere affrontati in analogia a quanto definito nell’Aia vigente per gli altri superamenti dei valori.
Pertanto, i Gestori dovranno proporre un cronoprogramma attuativo per la realizzazione di quanto sopra, che non dovrà comunque eccedere: per i sistemi di monitoraggio in continuo esistenti, i tre mesi; per i nuovi sistemi di monitoraggio in continuo, i 12 mesi; per le campagne di monitoraggio periodico, i 30 giorni, con garanzia fideiussoria pari al costo delle opere da attuare ed alla loro messa in esercizio che dovrà essere documentata dal Gestore entro i 90 giorni.
Quanto all’ostensione dei dati degli autocontrolli realizzati, essi dovranno essere resi disponibili in continuo per via telematica all’Arpa Dap di Siracusa. Tutto ciò sarà sorvegliato dai consulenti tecnici della Procura, dott. Mauro Sanna, ing. Nazzareno Santilli e dott. Rino Felici. In estrema sintesi, comunica la Procura, “se i Gestori rispetteranno il programma, nell’arco di dodici mesi si assisterà ad una drastica riduzione delle emissioni dannose”.