Priolo, vicenda IAS, Vinciullo: “Serve un presidente autorevole che rappresenti il socio di maggioranza”
Priolo – “L’IAS non può rimanere in questo caos amministrativo. Pertanto venerdì è necessario trovare una soluzione immediata che porti alla conclusione di questa situazione di confusione totale”. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.
“Occorre subito trovare una guida autorevolissima che rappresenti in pieno il socio di maggioranza, che assuma su di sé, senza delega alcuna, tutte le responsabilità per consentire all’IAS di uscire dal pantano in cui l’ha portato l’attuale Consiglio di Amministrazione verso cui va tutta la mia assoluta sfiducia. Una presidenza autorevolissima, una presidenza a tempo limitato che porti il recalcitrante Consiglio di Amministrazione dell’IAS a rispettare le leggi votate dal Parlamento siciliano, a ridurre i componenti del Consiglio di Amministrazione, in modo da ridurre i costi, a fare pagare a tutti ciò che è dovuto alla Società, in quanto c’è il rischio di distrazione di fondi pubblici, ovvero di un utilizzo di somme poco consono al rispetto della norma”.
“Ciò posto, ha proseguito l’On. Vinciullo, occorre anche prorogare, per altri 6 mesi, il servizio e in questi 6 ulteriori mesi di rinnovo, che, sia chiaro, è l’ultimo consentito dalla Legge, attivarsi così come non ha fatto il Consiglio di Amministrazione precedente e l’Assessorato, oltre l’IRSAP. Il nuovo Presidente deve, in virtù dell’autorità che possiede, immediatamente, predisporre tutti gli atti previsti dalla Legge affinché si possa costituire una nuova Società, sempre a maggioranza pubblica, cha abbia come obiettivo la salvaguardia dell’habitat naturale, del patrimonio della Regione e dell’occupazione dei lavoratori. Fatto il bando, costituita la nuova Società, salvaguardati natura, patrimonio e posti di lavoro, credo che, ha concluso l’On. Vinciullo, la mission del nuovo Presidente possa venire meno e quindi si possa eleggere un altro Presidente e il nuovo Consiglio di Amministrazione, che sia ridotto di numero così come prevede la legge per far pagare meno i servizi ai cittadini”.