I Finanzieri della Sezione Operativa Navale aretusea e del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo hanno portato a termine un’importante operazione rivolta alla tutela del patrimonio archeologico sommerso. Nell’ambito della campagna di scavi del cosiddetto relitto “Marzamemi II”, eseguita con la supervisione della Soprintendenza del Mare di Palermo – nella persona dell’archeologo Dott. Bruno Nicolò – e del Professore Justin Leidwanger della Stanford University, si è proceduto al recupero di colonne, capitelli e di un frammento di pulpito facenti parte di una chiesa bizantina del VI sec. d.C.. I preziosi reperti, provenienti dalla Turchia e dalla Tessaglia, costituivano il carico di una nave affondata nelle acque antistanti la località di Marzamemi (SR). La campagna di scavi subacquei, iniziata nel 2013, è una delle più importanti nel Mediterraneo, come dimostrato dal recupero odierno che rappresenta l’unico caso di ritrovamento di un carico marmoreo costituente un’intera chiesa di epoca giustinianea. Hanno preso parte alle operazioni anche l’Istruttore subacqueo Matteo Azzaro ed il suo team. I reperti sono stati consegnati per le operazioni di conservazione e restauro al museo del Comune di Pachino “Del Palmento di Rudinì”, sito in Marzamemi (SR).
Recuperate dalla Guardia di Finanza a Marzamemi capitelli e colonne risalenti al VI secolo d.c.
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