Rosolini, l’amministrazione chiede 481mila euro di rimborso ai ministeri dell’Economia e dell’Interno
ROSOLINI – Ammonta a 481.947,32 euro la somma che l’Amministrazione Comunale ha deciso di chiedere come rimborso al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero dell’Interno, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 129/2016 relativa alla determinazione della riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio relativo all’anno 2013. La Giunta Comunale, con apposito atto deliberativo, ha autorizzato il Sindaco Corrado a presentare istanza ai Ministeri di competenza per ottenere il diritto al rimborso da parte del Comune delle entrate erariali decurtate in sede di riparto del fondo sperimentale dell’anno 2013.
L’articolo 16 del decreto legge 95 sulla Spending Review prevedeva per il 2013 la riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio del fondo perequativo e dei trasferimenti erariali ai Comuni pari ad un ammontare complessivo di 2,25 miliardi di euro, da imputare a ciascun Comune in base alle quote delle spese sostenute per i consumi intermedi desunte dal sistema “Siope”. Il Comune di Rosolini, per effetto del criterio di riparto, ha subito nel 2013 una decurtazione delle entrate erariali quantificabile in 481.947,32 euro, del tutto illegittima secondo i criteri enunciati dalla Corte Costituzionale con la recente sentenza.
“I soldi che richiediamo – afferma il Sindaco Calvo – sono soldi dei cittadini rosolinesi che meritano di rimanere sul territorio ed essere spesi per migliorare i servizi e la vivibilità locale, tanto più in un momento di grave crisi economica che attanaglia i Comuni. Appare evidente come l’operato dello Stato, attraverso i continui tagli ai trasferimenti a beneficio dei Comuni, abbia contribuito a devastare l’equilibrio economico-finanziario di intere comunità mettendo in forte crisi la stabilità degli enti e di fatto negando ai cittadini servizi collettivi essenziali. Siamo fiduciosi che le somme richieste possano essere restituiti al Comune di Rosolini e alla nostra laboriosa comunità.