SIRACUSA – Sciopero nazionale, il prossimo 23 maggio, in tutti i porti italiani. A proclamarlo è il sindacato unitario di categoria, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, i cui vertici provinciali rendono noto che i lavoratori si fermeranno anche nei porti di Augusta (nella foto di repertorio) e Siracusa, per “manifestare a sostegno del Contratto collettivo di lavoro, per i diritti e contro il mancato dialogo con il governo”.
“La portualità sta attraversando un momento di grande vulnerabilità – commentano congiuntamente i tre segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti provinciali, Ettore Piccolo, Alessandro Valenti e Silvio Balsamo – Si sta cercando di destrutturare, pezzo dopo pezzo, l’attuale sistema regolatorio vigente nei porti. La mancata regia del Ministero Infrastrutture e Trasporti sta generando divisioni e il rischio di restare alla mercé delle compagnie armatoriali”.
“Alcune di queste – continuano i tre segretari – si stanno organizzando per gestire in prima persona alcune operazioni di scarico e di servizi per le loro navi. Questo, inevitabilmente, può provocare ripercussioni occupazionali che abbiamo il dovere di scongiurare rapidamente”.
“Per questo – concludono, esprimendo la proposta – diventa necessario il rinnovo del Contratto collettivo di lavoro, uno strumento necessario che potrà dare sicurezze e maggiori serenità a tutti i lavoratori portuali. Serve un contratto che sia in grado di ridare potere d’acquisto ai lavoratori e capace di rispondere alle esigenze della portualità”.