News

Sea Watch bloccata al porto di Catania, Guardia costiera: “Una serie di non conformità”

SIRACUSA – È ancora ormeggiata al porto di Catania la Sea-Watch 3, la nave della ong tedesca battente bandiera olandese da cui ieri sono sbarcati i 47 migranti. I 32 maggiorenni sono stati trasferiti all’hotspot di Messina, per l’identificazione e la successiva redistribuzione europea, mentre i 15 sedicenti minori, dopo la nomina dei tutori, in un centro di accoglienza di Catania rientrante nel progetto Favi del Viminale.

La nave ha già caricato viveri, carburante e quanto necessario per riprendere la navigazione. È arrivato anche il nuovo equipaggio. Ma sulla nave sono state riscontrate alcune presunte irregolarità da parte della Capitaneria di porto di Catania, e finché non verranno risolti tali problemi non potrà ripartire.

Ieri, al termine delle operazioni di sbarco, gli ispettori della Guardia costiera, militari specializzati del Corpo in sicurezza della navigazione, sono saliti a bordo della Sea-Watch 3 per eseguire una “verifica tecnica sulle condizioni della nave ai sensi della Unclos (Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare)”. Dell’attività è stata informata l’Olanda, quale Amministrazione di bandiera dell’unità.

Durante l’attività ispettiva sulla nave, certificata quale “pleasure yacht”, intervenuta per il soccorso nell’evento Sar dello scorso 19 gennaio al largo della costa libica, come rende noto il comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto, sono state rilevate “una serie di non conformità relative sia alla sicurezza della navigazione che al rispetto della normativa in materia di tutela dell’ambiente marino, che non permettono la partenza dell’unità fino alla loro risoluzione”.

“Tali non conformità dovranno essere risolte anche con l’intervento dell’Amministrazione di bandiera, in cooperazione con gli ispettori specializzati della Guardia costiera e il 6° Reparto – Sicurezza della navigazione del comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera. Fino alla loro risoluzione, l’unità non potrà lasciare il porto di Catania”, si conclude nel comunicato del comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto.

Ieri il capo missione e il comandante sono stati sentiti per ore, a bordo della nave, sull’operazione di salvataggio dei 47 migranti e sui successivi movimenti dell’imbarcazione da personale della squadra mobile della Questura e da militari della Guardia di finanza. Secondo quanto riporta l’Ansa, citando fonti legali della Ong, al momento nessun passaporto sarebbe stato ritirato, non esisterebbe una comunicazione di divieto di ripartenza e nessuna convocazione sarebbe stata diramata dalla Procura di Catania.


La Gazzetta Siracusana su facebook

LE CITTÀ DEL NETWORK

Copyright © 2025 La Gazzetta Siracusana.it
Testata editoriale iscritta al ROC con numero 25784
Direttore responsabile: Cecilia Casole
PF Editore di Forestiere Pietro - P. IVA 01864170897

Copyright © 2016/2023 PF Editore

In alto