Politica

Siracusa, al via “Spazio gioco estate”. Accesa polemica tra ex consigliere Akradina e assessore

SIRACUSA – Sono 245 i posti che l’Amministrazione comunale ha messo a disposizione delle famiglie siracusane per “Spazio gioco estate” in 8 asili della città, 5 di proprietà di Palazzo Vermexio e 3 accreditati presso la Regione. A fornire cifre e caratteristiche del servizio sono stati, nel corso di una conferenza stampa, il sindaco Francesco Italia e l’assessore al ramo Concetta Carbone (in foto durante l’incontro odierno con i giornalisti alla sala Archimede). “Non ci sarà alcuna spesa aggiuntiva da sostenere per le famiglie nei mesi di luglio e agosto – ha detto il primo cittadino – perché i costi saranno coperti con fondi comunali”. Resteranno chiusi per manutenzione due dei sette asili comunali,  la “O3” e la “Celentano“, che riprenderanno regolarmente le loro attività a settembre. Il sindaco ha poi comunicato la richiesta di finanziamento, attraverso il PNRR, per due progetti di edilizia scolastica per l’infanzia da realizzare in via Teofone e al viale Epipoli, con la previsione di 4 asili e 4 scuole materne che permetteranno di ospitare circa 900 bambini.

L’assessore alle politiche sociali, Concetta Carbone ha elencato i numeri. “Si tratta – ha spiegato – di un servizio operativo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 13. I posti disponibili negli asili saranno così suddivisi: Baby Smile 35; Paperotti 61; Qui, Quo, Qua ed Arcobaleno 38 ciascuno; Tribunale 20; Alo’Baby 18; Casa dei nanetti2 14, e Gli Scriccioli 21”. Iscrizioni al via da lunedì 27 giugno scaricando apposito modulo online dal sito del Comune o recandosi direttamente nelle strutture interessate che, comunque, non forniranno il pranzo ai bambini.

Al termine della conferenza stampa, accesa polemica tra l’ex consigliere di circoscrizione Akradina Luigi Cavarra (presente in sala, con tanto di documentazione in mano) e l’assessore Concetta Carbone. “Ancora una volta – ha detto il primo, rivolgendosi all’esponente di Giunta – è stato disatteso il regolamento e si è messa una toppa ad una situazione simile a quella dello scorso anno”. Cavarra  aveva chiesto, tramite pec inviata a sindaco, capo di gabinetto, ufficio politiche sociali e segretario generale, che il “Baby Smile” di via Regia Corte (che, insieme ai “Paperotti”, rientra nel terzo lotto) proseguisse la sua attività anche nei mesi di luglio e  agosto. La cooperativa che lo gestisce si era infatti aggiudicata la gara per 10 mesi, rispettando un bando che sconfessava quanto contenuto in un regolamento, che prevedeva per tutti una durata di 11 mesi. Da qui la successiva petizione avviata da Cavarra (che ha raccolto le firme dei genitori dei bambini di “Baby Smile”) e la successiva decisione della cooperativa che gestisce l’asilo, in accordo con il Comune, di allungare la sua attività anche ai due mesi estivi. Prolungamento di attività, naturalmente, anche per i “Paperotti”.

“Il problema non è di natura tecnica ma politica – ha aggiunto l’ex consigliere di circoscrizione – perché, se si fanno le regole, devono essere rispettate, altrimenti tutti i cittadini possono sentirsi in diritto di fare di testa propria, disattendendo le norme pubbliche. Nulla contro la cooperativa, con la quale, anzi, mi complimento, per aver deciso di prorogare il servizio, ma non è possibile pubblicare un avviso di gara che non rispetti quanto contenuto nel regolamento. Si crea disparità tra asili che appartengono a lotti diversi e dunque anche tra i bambini, mettendo in difficoltà i genitori che, già da maggio, devono andare alla ricerca di una struttura alternativa”. Ferma la risposta dell’assessore, che ha declinato ogni responsabilità. “Se si fa un regolamento – ha sottolineato – e poi ci si accorge che non si hanno risorse sufficienti per rispettarne il contenuto, bisogna rimediare. Non c’è nulla di illegale in tutto ciò e non sarebbe stato opportuno presentare un avviso di gara sugli 11 mesi, dal momento che non c’erano fondi sufficienti a disposizione. Lo scorso anno, quando non ero ancora assessore, si ovviò con fondi ministeriali, ma stavolta lo si farà con risorse del Comune e, in ogni caso, non è stata messa alcuna toppa”. Risposta che non è piaciuta a Cavarra, il quale ha chiesto all’Amministrazione comunale di ammettere pubblicamente un errore (risalente a qualche anno fa) che, a suo giudizio, ha creato disparità di trattamento tra bambini, “sanata in corso d’opera dalla buona volontà della cooperativa che gestisce il terzo lotto”.

 


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