Siracusa, amministrative 2018, Italia risponde a Reale: “Nessuna irregolarità”
SIRACUSA – “Nessuna irregolarità nell’attribuzione dei voti ai candidati sindaco al primo turno”. Il primo cittadino di Siracusa Francesco Italia risponde così alle accuse del suo ex competitor Ezechia Paolo Reale, che aveva sollevato dubbi sui dati scaturiti dalla verificazione delle schede elettorali. Durante la conferenza stampa appositamente convocata ha tenuto a precisare di non voler coinvolgere in alcun modo il Comune di Siracusa in questa vicenda che riguarda il cittadino e non il sindaco Italia.
“Sono stati poco più di 54.563 i voti attributi ai candidati sindaco al primo turno e tutti regolari – ha detto – Forse non tutto è andato liscio per i voti per il consiglio comunale, ma questa è un’altra storia, che non inficia il risultato elettorale che mi ha portato alla carica di primo cittadino. Riguarda semmai una possibile diversa geografia del civico consesso”.
Accanto ad Italia il suo capo di gabinetto Michelangelo Giansiracusa, il quale, ha parlato della vicenda usando una metafora calcistica: “Quando una squadra è in difficoltà – ha affermato – si affida al fallo di confusione, non contemplato dal regolamento, sperando che l’arbitro possa rilevarlo. È quello che sta facendo l’avvocato Reale, che ha presentato ricorso al Tar (sarà discusso il 7 novembre), a nostro avviso senza reali motivazioni. Ha parlato di 5 mila voti mancanti, ma a noi non risulta…”.
Presenti anche l’avvocato Gianluca Rossitto (che è entrato nel merito della vicenda), e il vice sindaco Pierpaolo Coppa. Il legale, rispondendo ad una domanda, non ha nascosto la possibilità che il Tar possa far ripetere le elezioni per il consiglio comunale in alcune sezioni, come d’altronde avvenuto qualche anno fa su ricorso di Pippo Gennuso contro Pippo Gianni per la corsa all’Ars.