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Siracusa, anniversario dedicazione Santuario. L’arcivescovo Lomanto: “Riscopriamo la qualità evangelica della fede”

SIRACUSA – Ha celebrato la sua prima Santa Messa al Santuario e l’occasione è stata data dall’anniversario della dedicazione del tempio mariano. Il nuovo arcivescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lomanto ha presieduto ieri sera la celebrazione eucaristica a distanza di poco meno di due settimane dalla sua ordinazione episcopale avvenuta proprio all’interno della Basilica che, il 6 novembre 1994, Papa Giovanni Paolo II consacrò alla Madonna delle Lacrime. “E’ con grande gioia – ha detto Lomanto aprendo la sua omelia – che torno qui a celebrare la Divina Eucaristia dopo l’ordinazione episcopale, per affidare all’intercessione della Vergine Santissima il mio ministero e camminare con voi sulle vie che ci indica il Signore. In tutto questo ci è di aiuto la parola del concilio, le indicazioni che ci invitano all’ascolto della parola e alla partecipazione attiva e responsabile alla liturgia. Dall’incontro con il Signore nasce sempre una nuova vita e oggi più che mai c’è bisogno di scoprire la qualità evangelica della fede e in questo tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo, la nostra risposta, la nostra testimonianza di vita. Oggi ci è di grande luce il magistero di Papa Francesco, che voglio condensare in tre parole: misericordia, rinnovamento, fratellanza universale. La misericordia è la prima parola risuonata all’inizio del suo Pontificato e significa attenzione agli ultimi, alle periferie sociali, e impegno della chiesa ad uscire da se stessa per cercare il volto di tutti. Rinnovamento vuol dire riforma che parte dall’atteggiamento di ciascuno di noi, per giungere poi alla conversione pastorale e alla riforma ampia delle strutture. Fratellanza, perché siamo invitati a riscoprire l’evidenza di essere noi il prossimo di tutti. La verità è Cristo e in lui abbiamo ricevuto il potere di diventare figli di Dio e noi dobbiamo santificarci in Lui. Edifichiamo la nostra vita sulla roccia salda che è Cristo Signore per riscoprirci pietre vive del tempio Santo di Dio. Lasciamoci condurre dal Signore per portare nella vita frutti che rimangano per sempre. Oggi – ha concluso riferendosi al pianto di Maria a Siracusa, avvenuto nel 1953, – siamo chiamati a cogliere il messaggio delle lacrime e lasciarci condurre dal Signore per intercessione e affidamento della Vergine Santissima”.

Ad accogliere il nuovo arcivescovo è stato il rettore don Aurelio Russo. Presenti tutti i presbiteri, i diaconi e i ministranti del Santuario. Al nuovo pastore della chiesa siracusana don Raffaele Aprile ha dedicato una poesia: “Alba radiosa di un giorno solare, sotto il tenero sguardo di Maria è l’inizio del tuo servizio pastorale, amato padre della nostra chiesa. Tu sei al servizio e noi, pecorelle del gregge, in docile ascolto diciamo con fede vogliamo seguirti. Con Cristo e Maria è l’Alleluia il canto gioioso che sgorga dal cuore. Auguri filiali al nostro pastore”.

Al termine della Messa, prima della Benedizione finale, Valerio Di Pietro, ha suonato con il sassofono l’Ave Maria di Gounodu.


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