Siracusa, asilo nido di via Cassia, arriva autorizzazione del Comune a spese per arredi
SIRACUSA – È arrivata un’apertura del Comune verso l’avvio dell’asilo nido di via Luigi Cassia, alla Mazzarona. L’ente di piazza Duomo ha autorizzato la società cooperativa “La Garderie” ad anticipare la somma di 12 mila euro per l’acquisto degli arredi mancanti ma necessari all’avvio del servizio.
Con una nota del dirigente del settore, nella tarda mattinata di oggi, l’ente di piazza Duomo ha comunicato, alla cooperativa “La Garderie” che si è aggiudicata la gara per la gestione del servizio, l’autorizzazione a “attivarsi per compiere tutte le attività necessarie all’avvio immediato della struttura, avvertendo che l’importo massimo finanziabile dall’ente è pari a 12 mila euro”. Lo stesso verrà rimborsato, com’è ovvio, a fronte di presentazione di relazione tecnica e di opportuni giustificativi contabili.
In pratica il Comune ha preso atto di quanto comunicato sin dal giorno della consegna delle chiavi dalla società cooperativa “La Garderie”, ossia “che sono necessarie – si legge nella nota di stamattina – ai sensi del Capitolato speciale d’appalto attività propedeutiche all’apertura”. E che non sia possibile, sempre secondo la nota del Comune “rinviare l’avvio del servizio che insiste in un territorio a forte degrado sociale per non compromettere ulteriormente l’inserimento dei minori”.
Immediatamente dopo l’affidamento e la consegna delle chiavi (fine febbraio) era stata la società “La Garderie” a segnalare criticità della struttura a seguito di sopralluogo e la necessità di “attività propedeutiche all’apertura”. Mancavano gli arredi necessari a un asilo con una capienza di 46 posti. “La Garderie” aveva indirizzato all’ufficio comunale competente l’elenco di arredi necessari a rendere la struttura “arredata, idonea e funzionante”, come prevede il capitolato. Ma a più di 20 giorni dall’affidamento non era ancora pervenuta risposta. Stamattina finalmente l’autorizzazione che sblocca la strada per l’avvio di un servizio importante.
Quella autorizzata dal Comune non è la cifra richiesta (22 mila euro) e preventivata dalla stessa società cooperativa, “ma la faremo bastare per il necessario”, dicono i vertici de “La Garderie”. Che proseguono: “Quello di oggi è pur sempre un buon segnale. Una buona notizia sia per l’utenza fortemente disagiata del quartiere, sia per le 18 lavoratrici che attendono di ricominciare a lavorare”.
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