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Siracusa, assemblea Cisl nella sede Inps, Scilinguo: “Inps ha necessità di assumere, invece organico si ridurrà”

SIRACUSA – Un’assemblea per ribadire con forza l’esigenza di nuove risorse da destinare all’Inps, ma anche per illustrare i contenuti del contratto integrativo 2017, e un’ampia analisi sui sistemi di misurazione delle attività all’interno dell’istituto. Sono stati questi tra i temi principali affrontati durante l’assemblea convocata oggi nella sede Inps di Siracusa dal coordinatore nazionale della Cisl Inps, Paolo Scilinguo, alla presenza del segretario generale regionale della Funzione pubblica della Cisl, Gigi Caracausi e del segretario provinciale della Funzione pubblica della Cisl, Daniele Passanisi.

“Il problema che l’Istituto sta affrontando è la carenza di risorse in termini di capitale umano, quindi di personale – ha spiegato nel suo intervento il coordinatore nazionale Paolo Scilinguo – l’Inps negli ultimi quattro anni ha perso 5 mila unità di personale che rappresentano il 14 per cento della orza lavoro. In presenza di questo calo di personale le incombenze sono aumentate. Quindi abbiamo meno personale ed un volume di prestazioni che aumenta con il tempo, questo comporta un livello di stress sui lavoratori. È necessario che il vertice politico dell’Ente si faccia carico di questi problemi e provveda ad esigere dal Governo nuove assunzioni. Non significa mille assunzioni nei prossimi anni”.

Scilinguo ha spiegato in maniera chiara e diretta le rivendicazioni che sono state indicate dal sindacato. “L’Inps ha necessità di assumere circa 6.500 persone perché lo dicono le tabelle, l’organico entro il 2020 si ridurrà a 25 mila unità di personale – ha detto Scilinguo -, in più l’istituto ha intenzione di operare una riorganizzazione territoriale con il pretesto di realizzare risparmi di spese di funzionamento, rischiando di arretrare sul territorio, anche su realtà particolarmente difficile. Come organizzazione sindacale abbiamo lanciato un grido di allarme all’istituto che rischia di morire se non provvede a reperire nuove risorse. Abbiamo affrontato qui a Siracusa temi importanti come il contratto integrativo 2017, le riqualificazioni interne del personale, ma anche i temi sulla riorganizzazione sul territorio, il rinnovo del contratto collettivo nazionale, oltre che il tema del sistema misurazione delle attività che negli ultimi anni presentano non pochi problemi”.

Temi che sono al centro dell’analisi fornita dal segretario provinciale della Funzione pubblica della Cisl, Daniele Passanisi. “Anche a Siracusa l’eccessivo carico di lavoro non è bilanciato dalle giuste risorse finanziarie e di personale, questo comporta un forte carico di lavoro che può comportare un’offerta di servizi qualitativamente più scarsi – ha rilevato Passanisi – nella fattispecie a Siracusa si punta di fare consulenza specialistica distraendo quella che è la produzione quantitativa e qualitativa. I dipendenti si sforzano affinché questa produzione non venga meno, ma questo non può continuare alla lunga, necessita immediatamente un ristoro di nuove leve per fronteggiare la crisi”.

Passanisi ha indicato anche la realtà che vive l’agenzia di Augusta. “Questo ha comportato una situazione gravosa sul territorio di Augusta, si rischia ancora oggi la chiusura dell’agenzia – ha sottolineato il segretario provinciale della Funzione pubblica della Cisl -. Ci siamo opposti ferocemente a questa prospettiva con una manifestazione davanti al Comune. Non solo non vogliamo la chiusura, neanche il ridimensionamento del sito. Qui i servizi vanno mantenuti perché c’è zona industriale, la Marina Militare, l’ospedale il porto commerciale. Non possiamo subire un nuovo scippo su Augusta, dopo quanto avvenuto per l’Agenzia delle entrate, per il ridimensionamento dell’ospedale Muscatello, e per l’Autorità portuale. Abbiamo per questo coinvolto la segreteria regionale. Siamo vigili su questa vicenda”.

(foto di repertorio)


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