Siracusa, assemblea industriali sul petrolchimico, Bonomi: “Parte da qui il nuovo ‘Piano Mattei’ per l’Italia”
SIRACUSA – “Siracusa e il suo territorio possono giocare un ruolo importante per fare dell’Italia un hub energetico e strategico per l’Europa e tutto l’Occidente. Quello che è stato definito il nuovo ‘Piano Mattei’ per l’Italia parte proprio da qua”. Lo ha detto il presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi in un videomessaggio inviato all’assemblea pubblica dal titolo “Sicurezza energetica e transizione energetica nel polo industriale” organizzata stamani dall’associazione degli industriali di Siracusa nella sede dell’Irem.
“C’è per questo la necessità – ha aggiunto Bonomi – di mettere in campi investimenti infrastrutturali seri che colleghino la Sicilia, dentro e fuori, con progetti collegati ai grandi corridoi europei e non cattedrali nel deserto”.
Ad aprire i lavori dell’assemblea pubblica, alla presenza tra gli altri di Alberto Marenghi, vicepresidente nazionale degli industriali con deleghe a organizzazione e sviluppo, è stato il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona. “Sull’energia si fonda il cuore pulsante della nostra economia e quindi non possiamo permetterci di sbagliare nell’affrontare le sfide della transizione ecologica e della decarbonizzazione, percorso ineludibile e non rinviabile – questo il nucleo dell’intervento di Bivona – Percorrere lo stesso cammino della coesione territoriale che ha portato al riconoscimento di sito di interesse strategico nazionale da parte del Governo Meloni. I nostri player internazionali sono in grado di riprendere il percorso della conversione dei propri processi, ma gli obiettivi della transizione ecologica andranno affrontati con il concetto della “neutralità tecnologica”, senza ideologie preconcette, consentendo di esplorare tutte le possibilità di conversione industriale: idrogeno, cattura e riutilizzo CO2, biocarburanti, economia circolare”.
Tra i passaggi cruciali della relazione di Bivona, l’appello alla politica: “Occorre che la politica nazionale intervenga a livello europeo, per essere incentivante nei confronti di chi deve maggiormente investire e la politica regionale, velocizzi e semplifichi i percorsi autorizzativi. Se la politica non aiuta il processo il rischio è la “desertificazione”, con impatti devastanti nel tessuto sociale regionale. È necessario un “tavolo permanente imprese/governo/regione” che governi i processi di transizione energetica, visto che qui abbiamo imprese di interesse strategico nazionale”.
Un appello alla politica, alla presenza dei parlamentari del Siracusano, subito raccolto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, giunto stamani all’assemblea di Confindustria pochi giorni dopo il closing della compravendita della raffineria Isab di Priolo, passata di mano dalla russa Lukoil al fondo cipriota Goi Energy.
Il ministro Adolfo Urso ha confermato l’impegno del governo nazionale polo industriale di Siracusa, dove le questioni della decarbonizzazione e della transizione energetica sono centrali già adesso. “Vogliamo fare della Sicilia la Silicon valley europea – ha affermato, rilanciando poi la dichiarazione su Twitter – capace di competere a livello globale nella sfida della doppia transizione, ecologica e digitale, a partire dal grande tema degli approvvigionamenti energetici. Insieme si può”.
“Al prossimo Consiglio dei ministri – ha annunciato Urso – presenterò una legge quadro sul Made in Italy, nella quale affronteremo i nodi del nostro sistema produttivo anche attraverso la creazione di un fondo sovrano che investe sulle filiere del made in Italy, con normative che ci consentono di affrontare la sostenibilità delle imprese”.
Gli interventi dei relatori delle due tavole rotonde, moderate da Sebastiano Barisoni (vice direttore esecutivo di Radio24 e il Sole 24 ore), ha visto dibattere, sullo scenario energetico e sul sostegno agli investimenti per le imprese, Claudio Spinaci presidente di Unem, Aurelio Regina presidente del gruppo tecnico Energia di Confindustria, Mario Pagliaro del Cnr Sicilia e Academia europaea, Salvatore Malandrino general manager Sicilia di Unicredit.
Le prospettive dei principali player del polo industriale di Siracusa nella seconda tavola rotonda, che ha visto partecipare Rosario Pistorio ad Sonatrach raffineria italiana, Angelo Taraborrelli neo presidente di Isab, Paolo Baldrati direttore industriale Versalis, Sergio Corso vp program director sustainability Sasol Italy e Renato Sturani chief operating officer Erg.
Particolarmente atteso il debutto di Angelo Taraborrelli, presidente del nuovo cda Isab, proprietaria della raffineria di Priolo. Ha dichiarato: “La giornata di oggi segna il primo passo della nuova nuova raffineria di Priolo. La presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, del presidente della Regione siciliana Renato Schifani e delle imprese, evidenzia la rilevanza che ha la raffineria per il tessuto economico del territorio siciliano e per il settore energetico nazionale. Sarà un percorso di rilancio che la nuova proprietà, anche grazie ad un partner autorevole come Trafigura, intraprenderà insieme al proprio management, ai propri tecnici e dipendenti oltre che alle istituzioni e le parti sociali, per garantire la valorizzazione del già elevato capitale umano siciliano con il fine, tra i tanti, del mantenimento del livello occupazionale”.