Siracusa, bufera giudiziaria sul “Gruppo Frontino”, le fiamme gialle eseguono 4 arresti. Sequestrato centro commerciale
SIRACUSA – Bufera giudiziaria sul centro commerciale “Open land” di Epipoli. Sono due i distinti provvedimenti nei confronti del cosiddetto “Gruppo Frontino”, disposti dal Gip del Tribunale di Siracusa a conclusione delle indagini coordinate dalla Procura di Siracusa e sviluppate dal nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Palermo nell’ambito dell’operazione denominata “Archia” e dalle Fiamme gialle di Siracusa nell’ambito dell’operazione “Fiera del sud”.
Nel primo filone di indagine, “Archia“, è stata disposta dal competente Gip un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di Davide Venezia, Alfredo Sapienza e Rosa Gibilisco, indagati per le ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta e frode fiscale nella costruzione del centro commerciale “Fiera del sud” di Siracusa.
Viene reso noto nel tardo pomeriggio, dalla Guardia di finanza, che una quarta misura cautelare è in corso di esecuzione e che, a conclusione delle attività di indagine, i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, insieme ai colleghi della compagnia di Augusta, sul totale di sette persone indagate, hanno eseguito quattro arresti.
Mentre l’operazione “Fiera del sud” fa riferimento all’intero iter di costruzione e successiva apertura del centro commerciale di viale Epipoli, in origine di proprietà della società “Open land”, successivamente passato alla “Emmea srl” attraverso un procedimento di cessione di ramo d’azienda e infine a un’altra azienda ritenuta riconducibile alla famiglia Frontino.
In questo secondo filone risultano indagate, per l’ipotesi di reato di truffa in concorso tra loro, dieci persone indicate come “amministratori di fatto e di diritto o procuratori di società facenti parte del Gruppo Frontino”. Sono Concetta e Daniela Frontino, Maria Cimino, Rosa Gibilisco, Alfredo Sapienza, Davide Venezia, Oumar Aidara, Adama Zombo, Graziano Del Greco e Salvatore Noto.
L’immobile dove insiste il centro commerciale è stato quindi sottoposto a sequestro ed è stato affidato in giudiziale custodia ad un amministratore giudiziario nominato dalla Procura di Siracusa.