Elezioni amministrative 2023

Siracusa, centrodestra verso le amministrative, Bandiera (Fi) e Bonomo (Mpa) si sfilano

SIRACUSA – La designazione del candidato a sindaco arrivata dal tavolo regionale del centrodestra a favore di Ferdinando Messina, ultimo capogruppo consiliare di Forza Italia al Vermexio, ha indotto uno “sciame sismico” politico nel capoluogo. Ad oggi, Messina non potrà contare su due “big” tra  primi dei non eletti all’Ars, il collega di partito Edy Bandiera e l’autonomista Mario Bonomo.

Ieri, alla notizia della designazione di Messina, l’ex assessore regionale Edy Bandiera ha inviato un’articolata nota alla stampa: “Oggi, con tanta serenità e un pizzico di delusione, dinanzi alla scelta operata dal partito sul candidato sindaco della mia città – ha affermato, tra l’altro – nel rifiutare qualsiasi tipo di “compensazione” offertami e nell’assoluto rispetto della stima, dell’apprezzamento e dell’ampio consenso che quotidianamente mi vengono manifestati da un’ampissima fetta della popolazione siracusana, sono chiamato a prendere atto che si è palesemente scelto di abdicare al principio del merito e che si è deciso di schierarsi dalla parte di logiche che non mi appartengono, alle pressioni del deputato locale e dei desiderata di chi, come l’on. Gennuso e la sua famiglia, senza il voler valutare le sicure qualità del candidato proposto, cosa che più di me spetterà agli elettori, ha ritenuto di imporre, in alternativa alla mia candidatura, la candidatura a sindaco di Siracusa dell’ultimo, nel partito, tra gli eletti al Consiglio comunale della scorsa tornata elettorale”.

A detta di Bandiera, la designazione di Messina sarebbe “in antitesi con il principio del merito, del consenso e dell’apprezzamento ampio da parte della pubblica opinione, non può trovare la condivisione e il sostegno mio e delle migliaia di donne e uomini di questo territorio, che da anni mi seguono e sostengono nelle scelte politiche e territoriali”, motivazioni per cui “la scelta operata dal partito mi costringe ad autosospendermi immediatamente da Forza Italia” e pertanto a “individuare, in tempi ristrettissimi, l’iniziativa politico-elettorale migliore per dare alla città di Siracusa un’amministrazione rappresentativa, forte, capace ed efficiente”.

Un terremoto seguito stamani da un’altra scossa in casa azzurra. Matteo Melfi ha reso note le dimissioni dal ruolo di coordinatore provinciale di Forza Italia giovani, si è autosospeso anch’egli dal partito azzurro, esprimendo piena sintonia con Bandiera.

Pare si sia sfilato definitivamente Mario Bonomo, che fino ad oggi è stato il coordinatore provinciale del Mpa, promotore della lista civica “Grande Siracusa 2023” che già lo scorso 15 marzo dichiarava a mezzo social: “Basta chiacchiere. Siracusa ha bisogno di un solido progetto per la città e gambe buone per farla rialzare. La litigiosità del cdx (centrodestra, ndr) a due mesi dal voto ci spinge a guardare oltre”.

Una posizione, quella di Bonomo, sconfessata ufficialmente stamani da Fabio Mancuso, rappresentante del Mpa al tavolo regionale del centrodestra. “Prendiamo atto delle aspirazioni e delle posizione di ciascuno ma la legge in vigore sull’elezione diretta del sindaco impone che ci si coalizzi – dichiara l’esponente regionale del Mpa in un comunicato stampa – Il tavolo regionale tra i partiti del centrodestra voluto dal presidente Schifani ha indicato per Siracusa la candidatura di Ferdinando Messina. La scelta dell’on. Bonomo assunta a titolo personale è irriguardosa nei confronti del Mpa e certamente non coinvolge il Movimento”.

Restano da comprendere, tra le altre, le posizioni che assumeranno altri due “big” del centrodestra, Enzo Vinciullo, commissario provinciale della Lega che al contempo non ha mai abbandonato il progetto civico della lista “Siracusa protagonista”, e Giovanni Cafeo, il più votato, sebbene non eletto, della lista provinciale della Lega alle ultime elezioni per l’Ars.


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