SIRACUSA – Furto con spaccata nella notte ai danni di una nota concessionaria di ciclomotori e motocicli in viale Cadorna. Il bottino, dopo aver sfondato la vetrina, sarebbe il registratore di cassa dell’attività, che a quanto pare conteneva una quantità modesta di contanti.
Alla notizia dell’azione predatoria denunciata dal titolare della concessionaria alle forze dell’ordine, che analizzeranno le immagini di videosorveglianza privata, è scattata l’immediata solidarietà dell’associazione di categoria di appartenenza.
“Da qualche tempo si era registrata una apparente calma sul territorio cittadino rispetto ad atti criminosi ai danni di imprese del commercio – si legge nel comunicato stampa di Confcommercio Siracusa – ma stanotte le Forze dell’ordine sono tornate ad intervenire per il furto con spaccata verificatosi nella nota concessionaria Motor Sud. Confcommercio Siracusa intende esprimere la massima solidarietà alla famiglia Blanco, storicamente parte dell’associazione provinciale dei commercianti, vittima di questo vergognoso atto di violenza”.
“È necessario che le nostre vie siano sicure ad ogni ora, prima di tutto per le imprese che con le loro insegne le rendono vive – commenta Elio Piscitello, presidente provinciale Confcommercio – ma anche per i residenti e per tutte le presenze in aumento per l’avvio della stagione ricettiva che animeranno la vita cittadina. Confcommercio, seppur consapevole dell’impegno costante da parte delle Forze dell’ordine, chiede controlli e sicurezza mettendosi a disposizione per ogni possibile collaborazione”.
A sottolineare la necessità di non abbassare mai la guardia è anche Alessandro Cassarino, dirigente dell’Associazione antiracket “Salvatore Raiti” e componente del consiglio di Confcommercio Siracusa: “Abbiamo vissuto mesi di tranquillità senza furti di questa natura con spaccata delle vetrine che, oltre al danno economico per le imprese colpite, generano una sensazione di instabilità e sfiducia in chi vive il territorio ma la criminalità è sempre in pronta a colpire e per questa ragione dobbiamo monitorarci vicendevolmente formando una rete di legalità che faccia da scudo a questi fenomeni”.