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Siracusa, comitato di residenti in Ortigia chiede incontro al prefetto: “Preoccupante escalation di degrado e insicurezza”

SIRACUSA – Il comitato “Ortigia cittadinanza resistente” chiede un “incontro urgente” al prefetto di Siracusa. Il tema su cui richiede attenzione è quello della sicurezza nel centro storico, giacché il comitato si dice in una nota “profondamente scosso dal recente episodio di violenza sessuale avvenuto il 3 luglio“, denunciato da due studentesse statunitensi in vacanza studio nell’isola e che vede due giovani del luogo in stato di fermo di indiziato.

Un tema che si innesterebbe nel contesto che viene definito una “preoccupante escalation di degrado e insicurezza che sta compromettendo la vivibilità del quartiere“, già segnalato nei giorni scorsi in occasione di un sit-in in piazza Archimede, dinanzi alla prefettura (vedi foto di copertina), e in un successivo incontro con l’amministrazione comunale.

Nonostante l’esposto al Prefetto presentato lo scorso 28 giugno (con 344 firme comunicate, ndr) – si legge nella nota del comitato, di cui è portavoce Davide Biondini – in cui si denunciava la progressiva compromissione della qualità della vita a Ortigia, con ripetute minacce e prepotenze subite dai residenti, oramai di normale quotidianità, la situazione non ha mostrato alcun miglioramento. Il recente episodio del 3 luglio, in cui due ragazze sono state vittime di violenza sessuale, ha evidenziato in modo drammatico la necessità di interventi urgenti e concreti“.

Il comitato intende chiedere al Prefetto “misure immediate ed efficaci per contrastare l’illegalità, la criminalità e il degrado urbano” e segnatamente “un rafforzamento dei controlli delle forze dell’ordine, soprattutto nelle ore notturne e nelle aree più isolate, come quelle evidenziate dall’episodio del 3 luglio; l’installazione di telecamere di videosorveglianza nei punti più critici del quartiere, al fine di prevenire e reprimere gli atti criminali e gli abusi in genere; una maggiore attenzione al problema dell’inquinamento acustico e delle emissioni di fumi provenienti dalle attività commerciali, che contribuiscono al degrado ambientale e alla percezione di insicurezza; un intervento deciso per contrastare il degrado urbano e l’abbandono dei rifiuti, che creano un ambiente favorevole alla microcriminalità“.

Il comitato “Ortigia cittadinanza resistente” – si conclude nella nota – ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni per trovare soluzioni condivise e garantire un futuro migliore per Ortigia, un luogo dove tutti possano sentirsi sicuri e vivere serenamente“.

Il comitato è nato il 7 giugno scorso, dopo una ordinanza contenente modifiche della mobilità, sollevando in particolare la questione dei parcheggi in Ortigia e presentando i risultati di una “indagine sul campo, promossa dal Comitato, che mette insieme l’abnorme numero di pass rilasciati (8.600 totali a fronte di 3.000 pass residenti, ndr), specie a svariate categorie di non residenti beneficiate, rispetto al totale dei posti disponibili in Ortigia (1.200, ndr), ed individua un nuovo indice di mobilità, che è dato dal rapporto tra posti auto destinati attualmente ai residenti e numero di pass auto rilasciati ai residenti (…), pari a 0,23: ciò significa che, attualmente, solo una macchina su quattro trova posto negli stalli dedicati ai residenti, creando evidenti disagi“. Una situazione che, a detta del comitato, si sarebbe aggravata dopo l’eliminazione di stalli sui lungomari a favore del periplo dell’isola previsto dal nuovo servizio bus navetta.


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