Siracusa, eletti vertici consiglio comunale, gruppo Pd: “Il sindaco ha virato a destra”
SIRACUSA – Nella seduta di ieri mattina, il Consiglio comunale di Siracusa ha eletto Alessandro Di Mauro (Mpa) alla presidenza e Concetta Carbone (civica “Italia sindaco”) alla vicepresidenza, palesando intese per una nuova maggioranza, attualmente relativa, che conta sedici consiglieri su trentadue. Una prima reazione per i fronti d’opposizione arriva dal gruppo consiliare del Partito democratico, costituito da Sara Zappulla, Angelo Greco e Massimo Milazzo.
“Nella seduta del consiglio comunale di Siracusa del 4 agosto, l’Mpa insieme con le liste di Italia e Bandiera hanno eletto il presidente e la vicepresidente dell’assise – scrivono congiuntamente – Il fatto politico evidente è che il sindaco Italia ha virato decisamente a destra e collabora con una forza del governo Schifani. È altrettanto evidente che nel panorama del consiglio comunale di Siracusa, insediatosi appena otto giorni addietro, il centro sinistra è rappresentato soltanto dal gruppo consiliare del Partito democratico, che assume pienamente l’onere di portare in aula le istanze, i valori, le libertà e i diritti che appartengono al mondo progressista e riformista”.
I tre consiglieri rivolgono gli auguri di rito ai nuovi vertici del civico consesso: “Ci sono volute ben tre sedute del consiglio comunale per eleggere i suoi vertici; oggi comunque questi ci sono e, fatto un doveroso augurio di buon lavoro al presidente Alessandro Di Mauro e alla vicepresidente Concy Carbone”.
Quindi, sciorinano l’elenco di priorità targato Pd: “Li invitiamo subito a porre sul tappeto i tanti problemi della città: l’incontrollato disordine di Ortigia; il degrado della borgata Santa Lucia; l’ingiusta ghettizzazione di Mazzarona; la valorizzazione del porto grande; l’incerto futuro della zona industriale chiamata alla sfida epocale della transizione energetica; il potenziamento dei servizi sociali; la delocalizzazione degli spettacoli in siti diversi dal teatro greco; la crisi del settore turistico provocata dalla ridotta operatività dell’aeroporto di Catania nel pieno della stagione estiva; ecc., ecc. Si faccia presto perché la città ha davvero bisogno di serie risposte politiche”.