Siracusa, emissioni industriali, il Comune: taglio del 20% con rinnovo prima Aia
SIRACUSA – Riduzione delle emissioni per un valore stimato nel 20 per cento e prescrizioni sull’autorizzazione integrata ambientale strette nei riguardi degli impianti Isab/Lukoil, in attesa della firma del decreto del ministero dell’Ambiente.
Sono state presentate stamani nella sala “Archimede” di via Minerva le nuove prescrizioni dopo la conferenza dei servizi in cui si è discusso il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale di Isab/Lukoil. Ad illustrarle sono stati il sindaco Giancarlo Garozzo, l’assessore all’Ambiente Pierpaolo Coppa ed il consulente dell’Ambiente per il Comune Giuseppe Raimondo.
Queste nel dettaglio le prescrizioni chieste ed ottenute dal Comune di Siracusa nei riguardi di Isab. Il cronoprogramma per il completamento di tutti gli interventi richiesti è previsto entro il 2018. Le prescrizioni riguardano: la riduzione della bolla di raffineria ai soli ossidi di azoto e di anidride solforosa; la riduzione dell’uso di olio combustibile denso; l’estromissione dal calcolo della bolla del turbogas; il monitoraggio in continuo di tutti i camini presenti nell’impianto; un monitoraggio più restrittivo sulle emissioni diffuse e l’installazione di un impianto per il recupero dei vapori per i serbatoi a tetto fisso.
Secondo il sindaco Garozzo, “quello che abbiamo ottenuto con l’ultima conferenza dei servizi è il frutto di tre anni di attività fatta di studio, confronti e qualche volta anche di scontri”. Il Comune aveva anche presentato un esposto in Procura sul caso delle molestie olfattive dopo le decine di segnalazioni di malori da parte dei cittadini. “Sappiamo che questa amministrazione è stata pioniera – ha detto il sindaco Garozzo – sulle tematiche Aia, motivo per cui siamo ancora più orgogliosi di presentare un risultato che stravolge il concetto di emissioni in atmosfera”.
Per Coppa si è trattato di “un insieme di azioni che hanno riguardato una prima fase istruttoria ed una successiva conferenza dei servizi, sono state esaminate oltre la matrice aria, anche quella della terra e acqua. Non va dimenticato che adesso si attende lo stesso esito per altri impianti come Esso, Sasol e Ias”.
Le argomentazioni tecniche sono state affidate a Raimondo. “Le nuove autorizzazioni imposte dal Comune e approvate dal ministero – ha spiegato Raimondo – fanno venire meno il principio di “bolla di raffineria” e sono stati anche ridotti i limiti di emissioni sia per quanto riguarda quelle diffuse e fuggitive sia per le convogliate. Per quanto gli altri inquinanti come i composti organici volatili e le polveri sottili, questi avranno dei limiti puntuali e precisi per ogni singolo impianto. Si valuta che tutto questo possa portare a una riduzione del 20 per cento di immissione di sostanze inquinanti in atmosfera”.