Siracusa, ex Province, fondi per stipendi dipendenti e riscaldamenti scuole. Vinciullo: “Somma disponibile, Regione proceda in dodicesimi”
SIRACUSA – “Sugli stipendi dei lavoratori delle ex Province e sui riscaldamenti delle aule, di competenza delle ex Province, lasciate vergognosamente al freddo, come vergognosamente sono stati lasciati senza stipendio i dipendenti delle ex Province, ribadisco e confermo che il Governo regionale non solo può procedere in dodicesimi, ma che la somma disponibile, dal 1 febbraio, è superiore a quella da me indicata la scorsa settimana”. Lo dichiara l’ex presidente della commissione Bilancio all’Ars e leader di “Siracusa protagonista”, Vincenzo Vinciullo.
“Il Governo, dal prossimo 1 febbraio, può procedere con due dodicesimi della somma di 101.050.000,00 euro – sostiene nel dettaglio Vinciullo – che è il contributo di parte corrente in favore dei Liberi consorzi comunali – Capitolo 191302 “Previsione di competenza di cui già impegnato di cui fondo pluriennale vincolato previsione di cassa” previsione anno 2019 e, nello stesso tempo, può procedere con due dodicesimi previsti nel “Fondo per garantire agli Enti locali il reintegro del minore gettito derivante dall’abrogazione dell’addizionale all’accisa sull’energia elettrica capitolo 191307 – Previsione di competenza di cui già impegnato di cui fondo pluriennale vincolato, previsione di cassa 116.984.000,00 – previsione 2019. Le somme sono previste nel Bilancio finanziario gestionale per l’esercizio 2019 presso l’Assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, presso il Dipartimento regionale delle Autonomie locali, Missione 18 “Relazioni con le altre Autonomie territoriali e locali – Programma 1, Titolo 1, Macro aggregato 1.04, trasferimenti correnti.
“Così togliamo anche i pochi dubbi rimasti – commenta Vinciullo – Ora, come si procede? Basta fare la divisione delle somme stanziate per 12 e poi moltiplicare per 2 e il risultato – prosegue – deve essere assegnato alle Province, con le modalità già previste per l’anno 2018. Un’operazione facilissima, da bambini di terza elementare e che questo Governo, che aveva puntato sulle ex Province, non riesce a fare. Quindi, una divisione, una moltiplicazione, una ripartizione fotocopia dell’anno scorso e poi il mandato.
“È chiaro che ai competenti e capaci funzionari della Regione siciliana, che hanno già inviato le somme per l’Asacom, qualcuno deve dare disposizioni e questo qualcuno non può non essere se non l’Assessore al Ramo o/e il Presidente della Regione – aggiunge – Come facevamo ai miei tempi: ognuno si deve assumere le proprie responsabilità, non si può pensare di fare l’Assessore o il Presidente della Regione e poi tergiversare nel firmare indicazioni e disposizioni di estrema urgenza come quella relativa agli stipendi dei lavoratori e per contrastare il freddo siberiano nelle aule”.
“Ricordo, inoltre – conclude l’ex parlamentare regionale – che la somma di cui si parla è stata inserita nella Finanziaria 2017, di cui sono stato relatore oltre che Presidente della Commissione che ha deliberato le risorse relativamente al triennale 2017-2019 e, di conseguenza, parlo con competenze specifiche e sono pronto a confrontarmi con chiunque dica cosa diverse per dimostrare non solo la bontà del mio lavoro, ma anche l’efficacia e l’efficienza dello stesso anche in questa Legislatura”.