Siracusa, finalmente il Teatro Massimo ha la sua “stagione”


SIRACUSA – Si rialza il sipario del Teatro comunale di Siracusa. E si rialza con un cartellone presentato oggi per la stagione 2023-2024 e con una programmazione di attività proposte dal sodalizio “Teatro della città – Centro di produzione teatrale”, quale ente gestore.
L’inaugurazione della stagione, con la direzione artistica di Orazio Torrisi, si terrà venerdì 20 ottobre con un grande classico: “L’altalena” di Nino Martoglio che vede il maestro Tuccio Musumeci, grande capocomico del teatro italiano insieme con Miko Magistro e Guia Jelo, in una co-produzione di grande successo del “Teatro della città” insieme al “Teatro stabile” di Catania, diretta da Giuseppe Romani.
La presentazione si è tenuta “non a caso – fa sapere il gestore in un comunicato – in una data simbolo della lotta alle mafie. Nel giorno in cui si ricorda la strage di via D’Amelio e la barbara uccisione del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta”, “perché i luoghi di cultura – si sottolinea – sono avamposti di legalità e lotta contro la criminalità”.
“Un teatro si apre quando annuncia le proprie attività stanziali – afferma Orazio Torrisi – al di là delle manifestazioni saltuarie o di eventi, e oggi non possiamo che essere felici e orgogliosi di presentare il ricco cartellone della stagione teatrale anche qui a Siracusa”, dopo averlo in precedenza presentato a Catania per le due sale etnee già in gestione, segnatamente il Teatro “Vitaliano Brancati” e Piccolo teatro della città.
Presenti alla conferenza stampa di stamani nel teatro aretuseo, l’attore catanese Tuccio Musumeci, che ha ricordato come Siracusa sia sempre stata amante del teatro; la sovrintendente dell’Inda, Valeria Told insieme al consigliere delegato Inda, Marina Valensise, che hanno sottolineato entusiasmo e fermento nel condividere dei progetti condivisi tra Inda e il Teatro Massimo “Città di Siracusa”. A portare i saluti del sindaco Francesco Italia è stato il capo di gabinetto Michelangelo Giansiracusa, che ha sottolineato gli sforzi dell’amministrazione comunale per raggiungere l’obiettivo. Corrado Genovese, presidente Asam, ha quindi presentato la stagione concertistica.
“Con la presentazione del cartellone di prosa e concertistico 2023-2024 del Teatro Massimo – afferma l’assessore alla Cultura, Fabio Granata – giunge a compimento un lungo percorso di ricostruzione di quello che è il tempio laico della città. Siracusa, capitale del teatro antico, ha nuovamente un teatro in piena funzione, con le sue stagioni, gli abbonamenti, il suo foyer inteso come momento di aggregazione e socializzazione. È un grande giorno che potrebbe segnare l’inizio di quella ricomposizione della città che tutti auspichiamo. Se oggi siamo qui a parlare di cartelloni e compagnie è perché dal 2003 la classe dirigente della città ha lavorato per la ricostruzione di uno dei suoi simboli. Un ringraziamento anche a Gaetano Azzia come presidente commissione Spettacoli, tutte le Amministrazioni precedenti, da Bufardeci a Visentin, da Garozzo a quella di Francesco Italia hanno spinto nella stessa direzione. Così come hanno fatto i miei predecessori, e ricordo Enzo Vinciullo e Ferdinando Messina, che hanno seguito tutto l’iter amministrativo e tecnico che oggi restituisce alla città il suo Teatro Massimo”.
La presentazione del programma delle attività 2023-2024 rappresenta un momento importante per la città, legata fortemente al mondo del teatro, da quello delle rappresentazioni classiche a quello contemporaneo, dovendo però subire per oltre mezzo secolo la chiusura di questo gioiello architettonico. Basti vedere la meraviglia degli affreschi della volta centrale con “Dafne in un bosco popolato di ninfe” realizzati da Gustavo Mancinelli o le decorazioni in gesso, opera di Rocco Enea e Giuseppe Lentini e i fregi in legno e cartapesta di Giuseppe Nicolini.
Il teatro venne commissionato nel 1872 dal sindaco Alessandro Statella all’ingegnere militare Antonino Breda. In seguito subentrò l’ingegnere Giambattista Basile e, infine, l’architetto Giuseppe Damiani D’Almeyda, già progettista del Politeama di Palermo. Inaugurato per la prima volta nella primavera del 1897, con la rappresentazione della “Gioconda” di Ponchielli e del “Faust” di Gounod, fu chiuso nel 1957 (anno della messinscena “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti).