SIRACUSA – Si celebra il 25 novembre la Giornata internazionale per “l’eliminazione della violenza sulle donne“, una ricorrenza che invita ogni anno i governi, le organizzazioni internazionali e le scuole a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento.
A Siracusa si terrà un corteo che, sabato mattina alle 10, partirà dal Foro Siracusano. Ad organizzare la manifestazione la giornalista Mascia Quadarella e la presidente dell’associazione “Wonder Sammy” Samanta Ponzio.
Già domani, venerdì 24, sono previsti alcuni appuntamenti, il più importante dei quali è stato organizzato dalla Prefettura e si terrà all’istituto comprensivo “Chindemi” di via Basilicata. Presente il prefetto di Siracusa, Raffaela Moscarella. Protagonisti dell’evento saranno gli alunni i quali, attraverso esibizioni artistiche e sportive, interpreteranno i valori di solidarietà ed inclusione sociale, indispensabili alla piena realizzazione dei diritti di ciascuno. All’incontro attesa la partecipazione del sindaco Francesco Italia.
Ci sarà anche il consigliere comunale e presidente della II commissione con rubrica anche alle Politiche sociali e scuola, Gianni Boscarino. “La violenza contro le donne – dice l’esponente del civico consesso – ancora oggi continua ad essere un ostacolo allo sviluppo, alla realizzazione dei diritti umani delle donne per il raggiungimento dell’uguaglianza”.
Secondo i dati report del Viminale, in Italia sono 102 le donne uccise dall’inizio del 2023, di cui 82 hanno trovato la morte in famiglia e, di queste, 53 sono state trucidate per mano del partner o ex partner.
“I femminicidi – aggiunge Boscarino – sono solo l’apice di una cultura in cui la disuguaglianza tra uomini e donne è ancora troppo presente a tutti i livelli, una violenza che si manifesta in moltissime forme, ma che trova anche strutture di contrasto come il “Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023”, un osservatorio privilegiato per combattere la violenza di genere e raggiungere gli obiettivi della Convenzione di Istanbul. È importante anche il numero verde antiviolenza 1522, servizio multilingue, attivo 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, una campagna di sensibilizzazione “educazione alle relazioni”. Secondo Boscarino, però, “tutto questo non basta: servono interventi forti, un impegno da parte di tutti per far tornare al centro del dibattito quotidiano la scuola e la famiglia. Inoltre, necessita istruire ed educare gli uomini alla cultura del rispetto della donna. E ancora, servono iniziative nel territorio e le scuole giocano un ruolo importantissimo“.
“Tante le iniziative che ogni anno dedicano ampio spazio al tema, con letture, testimonianze e incontri, per combattere stereotipi prima che si formino, ma bisogna – conclude Boscarino – continuare a puntare sulla prevenzione, informazione e sensibilizzazione del tema assiduamente anche dopo questa giornata internazionale, perché non c’è più posto per la violenza contro le donne e perché nessuna donna dovrà più sentirsi sola“.