Siracusa, Guardia costiera, presentata l’operazione estiva “Mare sicuro” 2023
SIRACUSA – Ha preso il via lo scorso 17 giugno l’operazione estiva “Mare sicuro” della Guardia costiera che, fino al 17 settembre, vedrà impegnate maggiori risorse tra le donne e gli uomini in servizio presso la Capitaneria di porto di Siracusa e presso gli Uffici marittimi dipendenti della Sezione staccata di Santa Panagia, dell’Ufficio locale marittimo di Portopalo di Capo Passero e delle Delegazioni di spiaggia di Marzamemi e Avola, oltre a quattro mezzi navali impegnati quotidianamente lungo i 123 km di costa, da Punta Magnisi nel comune di Priolo Gargallo a Pantano Longarini nel comune di Pachino, pronti a intervenire in caso di emergenze.
Come precisato stamani nella conferenza stampa di presentazione dell’operazione stagionale, la Capitaneria di porto di Siracusa, comandata dal capitano di vascello Sergio Lo Presti, ha approntato lo speciale dispositivo e la pianificazione degli obiettivi in ottemperanza alle direttive emanate dalla Direzione marittima della Sicilia orientale con sede a Catania.
Proponiamo qui di seguito la videointervista.
Oltre a ricordare il numero per le emergenze in mare “1530“, attivo tutti i giorni 24h, al quale si aggiunge il numero unico delle emergenze “112“, la Capitaneria di porto aretusea ha chiesto ai mezzi di informazione la divulgazione di alcune indicazioni e norme di prevenzione riguardanti le attività di diving e della balneazione.
Per quanto riguarda il diving (immersioni subacquee):
1) Prepararsi iscrivendosi ad un corso che preveda lezioni teoriche, ed uscite.
2) Mantenersi in buona forma: sottoporsi a visita medica periodica e tenere sotto controllo il peso.
3) Verificare l’efficienza dell’attrezzatura: se si prende a noleggio, controllarne la funzionalità.
4) Segnalare la propria presenza con una boa (peraltro obbligatoria).
5) Effettuare immersioni in compagnia, ancora meglio se accompagnati da un professionista.
6) Prima di tuffarsi consultare le previsioni meteorologiche marine, che segnalano anche le forti correnti.
7) Attenzione a non farsi prendere dal panico: nelle situazioni critiche non si può riemergere velocemente, ma vanno rispettate le tappe di decompressione.
8) Se si volessero visitare grotte o relitti, farsi sempre accompagnare da un esperto; si dovrà usare il “filo di Arianna”, che serve a non perdere l’orientamento.
9) Evitare gli sforzi quando si esce dall’acqua: nelle ore successive è consigliabile non prendere aerei né recarsi in montagna, per evitare sbalzi di pressione.
10) In caso di emergenza, chiamare il numero unico di emergenza 112 o il numero blu 1530.
Per quanto concerne la balneazione:
1) Evitare di allontanarsi troppo dalla riva, a nuoto o con materassini e canotti. In presenza soprattutto di spiagge sabbiose, il gioco delle correnti tende a portare verso il largo, rendendo molto difficoltoso il rientro a riva.
2) Evitare di entrare in acqua in caso di cattive condizioni del mare, in non buone condizioni di salute o dopo aver pranzato (dati statistici nazionali confermano che la congestione rimane la maggiore causa di mortalità durante la stagione estiva).
3) Prestare attenzione al formarsi, a causa delle correnti, di buche nei fondali sabbiosi che potrebbero rendere difficoltosa la balneazione a nuotatori inesperti.
4) Rispettare sempre le norme che tutelano l’ambiente marino, non disperdere in mare o sulla battigia rifiuti vari. Un mare pulito, ed “in salute”, è sicuramente un luogo migliore ove trascorrere le proprie vacanze.
5) Prima di ogni uscita in mare controllare sempre sia le previsioni del tempo e del mare, che le dotazioni di salvataggio siano sufficienti per il numero di persone a bordo, ed idonee al tipo di navigazione che si vuole intraprendere.