Sulle affermazioni degli onorevoli Bruno Marziano e Pippo Zappulla in merito alla gestione del servizio idrico, il sindaco, Giancarlo Garozzo, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
Attorno alla gestione del servizio idrico a Siracusa, la puzza di acqua sporca è sempre stata molto forte e non risale a questi ultimi mesi. L’onorevole Marziano spera che i cittadini abbiamo memoria corta, ma tutti si ricordano che egli era il presidente dell’Ato idrico che avallò la scellerata scelta di affidare la gestione alla Sai 8, nonostante la macchia legata al versamento della fidejussione: un mistero che non si è mai riuscito a chiarire fino in fondo. Eppure, è sotto gli occhi di tutti che i problemi per Siracusa sono iniziati proprio con la gestione di Sai 8 (con il corollario di presunti arricchimenti e illegalità sui quali si aspetta il giudizio della magistratura) contra la quale non ricordo epiche battaglie da parte degli onorevoli Marziano e Zappulla – che adesso danno lezioni di morale – a differenza di quanto facevamo dai banchi dell’opposizione in consiglio comunale.
Solo oggi, invece, scopriamo l’esistenza, tra i parlamentari nazionali e regionali, di una folta schiera di paladini dell’acqua pubblica – persino l’onorevole Marziano – senza però che né da parte dello Stato né dalla Regione sia stato finora compiuto un atto concreto. La Regione ha votato una striminzita legge che si limita a fissare un principio ma non assegna alle esangui casse dei comuni un solo euro per avviare la gestione pubblica del servizio. Neppure per garantire il posto ai lavoratori della Sai 8, rispetto ai quali Zappulla e Marziano prospettano soluzioni tutte da verificare.
Davanti a tanta incertezza e demagogia, l’amministrazione comunale di Siracusa ha deciso di prendere il toro per le corna e di farsi carico della gestione del servizio idrico per assicurarne la continuità. Non oso pensare cosa poteva succedere durante l’estate, e con una rete fatiscente, senza questa assunzione di responsabilità e senza i fondi stanziati, tra mille difficoltà, dall’Amministrazione con il consenso del consiglio comunale.
Attendiamo fiduciosi che la Regione decida sull’acqua pubblica e che gli onorevoli Marziano e Zappulla, con l’autorevolezza del loro ruolo, diano la svolta decisiva che la situazione richiede. Noi, comuni mortali, ci occupiamo di fatti contingenti. La gestione privata che inizierà tra qualche giorno è una soluzione provvisoria e saremo felici di interromperla tra un anno se ci saranno dati gli strumenti necessari. Intanto assicuriamo un servizio alla cittadinanza e un posto di lavoro ad oltre la metà degli ex lavoratori Sai 8. E se non è stato possibile assorbirli tutti, visto che da tempo ormai, come anche i due parlamentari sanno, non si scavano i pozzi con le mani, ciò è dovuto al fatto che la gestione riguarderà solo due comuni e non più i dieci di prima. Quanto alla partecipazione del Comune al Cda del Consorzio che gestirà di servizio, Zappulla e Marziano dimostrano ancora una volta di avere una visione vecchia della politica. Loro temono che sia un posto di sottogoverno; per noi è una garanzia per evitare che vengano compiute scelte sulla testa dei siracusani. Lo capiranno quando comunicheremo il nome del componente.