SIRACUSA – Il sindaco di Siracusa Francesco Italia ricorda Cherif Bassiouni, che ad un anno dalla morte, è stato ricordato a Siracusa alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Da oggi la sede dell’Istituto (un palazzo del Comune, ex chiesa di San Francesco di Paola ed ex convento dei Minimi) è intitolato allo stesso Bassiouni.
“Egli sintetizzava alla perfezione l’autorevolezza dello studioso e dell’accademico e la passione dell’attivista dei diritti politici e civili, dichiara Italia, impegnato sul campo contro ogni forma di sopraffazione della persona e di mortificazione dell’essere umano”.
“Cherif Bassiouni ha lasciato un’impronta profonda e duratura, prosegue il sindaco. Anche se dal 2015 ha ricoperto solo la carica di presidente onorario, i suoi insegnamenti sono ancora oggi la sostanza della mission dell’odierno Siracusa international institute. Egli sintetizzava alla perfezione l’autorevolezza dello studioso e dell’accademico – maestro di schiere di giuristi – e la passione dell’attivista dei diritti politici e civili, impegnato sul campo contro ogni forma di sopraffazione della persona e di mortificazione dell’essere umano. La pratica e lo studio del Diritto, dunque, per lui non erano solo lavoro intellettuale ma erano impegno concreto e fattivo, specie lì dove erano minacciate le libertà”.
Italia ricorda, fra le altre cose, “i Tribunali internazionali per l’ex Jugoslavia e per il Ruanda ma, soprattutto, alla Corte penale internazionale, per la cui istituzione si spese in prima persona, ricoprendo incarichi di primo piano in tutto la faticosa e complicata fase preparatoria, e che gli valse la nomination al Nobel per la pace nel 1999”.
“Per tutto questo e per molto altro, prosegue il primo cittadino, autorevoli giuristi e studiosi considerano Bassiouni come uno dei padri nobili del Diritto penale internazionale. Riuscire a far incontrare oltre 160 Paesi anche molto distanti per storie, principi e culture giuridiche fu uno sforzo enorme e mi rende orgoglioso il pensiero che una parte considerevole di quel lavoro fu fatto proprio a Siracusa attraverso le conferenze e gli incontri internazionali organizzati proprio all’Isisc. Mi rende orgoglioso l’idea che la mia città e il Comune, di cui mi onoro di essere sindaco, abbiano contribuito anche per una parte piccolissima al raggiungimento di un obiettivo di civiltà enorme come l’istituzione di un tribunale capace di non lasciare impuniti crimini contro l’umanità, dunque frutto di sopraffazione e di aberrazione”.
Il sindaco Italia conclude il suo discorso evidenziando: “studio, ricerca e analisi; attenzione alle aree di crisi e formazione dei giovani giuristi rivolta anche ai Paesi che si stanno impegnando a colmare i ritardi nell’affermazione della certezza del diritto. Ce n’è abbastanza per sentirci fieri di questa istituzione nel ricordo costante di Cherif Bassiouni e dell’attuale presidenza di Jean-François Thony. Un’istituzione con queste caratteristiche ha la sua sede ideale a Siracusa, storica porta verso il Nordafrica e il Medio oriente, città aperta sul Mediterraneo, luogo millenario di civiltà e di cultura che chiama tutti noi contemporanei a nuovi doveri e a nuove responsabilità”.
Francesco Italia ha poi voluto ringraziare il presidente della Repubblica Mattarella, rivolgendo “l’affettuoso saluto della città“, ringraziandolo per avere voluto presenziare a una commemorazione che per Siracusa riveste una particolare importanza.
(Foto di repertorio)