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Siracusa, maltempo, rispuntano le bacinelle al Santuario

SIRACUSA – Non c’è pace per il santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. Dopo i ripetuti atti vandalici del mese scorso, culminati in furti di denaro contenuti nelle cassette delle offerte (in una circostanza però i ladri non riuscirono a portare a compimento la loro azione, scappando a gambe levate), adesso a creare disagi è la pioggia. Le bacinelle azzurre, accuratamente conservate negli stanzini del tempio mariano, sono ricomparse.

Il problema delle infiltrazioni di acqua piovana non è infatti mai stato risolto e, ogni qualvolta Siracusa è raggiunta da rovesci temporaleschi persistenti, seppur di non elevata intensità, i volontari sono costretti a posizionare le solite ampie vaschette nei punti più critici, soprattutto nei pressi dell’altare maggiore. Una dozzina quelle piazzate qua e là, ma probabilmente ce ne vorrebbero di più. Anche questa sera l’acqua ha fatto capolino nella parte superiore del tempio, accumulandosi qua e là sul pavimento. Quella delle bacinelle rappresenta una soluzione tampone adottata ormai da tempo ma non può essere un fattore assoluto di sicurezza per i fedeli e i turisti che quotidianamente si recano al santuario. Il rischio di scivolare infatti è reale, a prescindere dall’impegno costante di tanti che ogni giorno dedicano tempo ed energie perché tutto si svolga sempre nel migliore dei modi.

Non è semplice, poi, spiegare ai pellegrini che quelle bacinelle servono soltanto per la raccolta dell’acqua e che, cessata l’emergenza, torneranno ad essere messe di nuovo da parte. In attesa di un nuovo nubifragio o di una nuova allerta meteo che, come il pomeriggio di oggi, “consigli” al rettore don Aurelio Russo di tenere una breve funzione religiosa (anticipata di qualche minuto) in sostituzione della canonica santa messa delle 18. Porte chiuse già alle 18,15, circa un’ora prima rispetto all’orario previsto il giovedì, giorno dedicato all’adorazione eucaristica. Con buona pace dei fedeli che, anche oggi, malgrado una situazione climatica non proprio clemente, avevano raggiunto il santuario per partecipare alla celebrazione della messa pomeridiana e che, lasciandolo, non hanno nascosto stupore e malcontento.

E domani, visto il perdurare dell’allerta meteo, che sarà “rossa”, la storia potrebbe ripetersi, aspettando anche che venga fissata una nuova data per la messa che lunedì scorso l’arcivescovo Francesco Lomanto avrebbe dovuto presiedere a un anno dal suo insediamento e per dichiarare l’apertura, nell’Arcidiocesi di Siracusa, del cammino sinodale delle chiese che sono in Italia.


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