Siracusa, serate danzanti senza autorizzazioni: sequestrato noto circolo privato
SIRACUSA – È stato disposto il sequestro penale di un noto circolo privato operante in città, che, secondo gli investigatori, attraverso il “paravento dell’attività ricreativa e culturale”, svolgeva una vera e propria attività imprenditoriale di pubblico trattenimento senza le prescritte autorizzazioni di polizia.
Il provvedimento va inquadrato nell’ambito di un serrato programma di controllo degli esercizi pubblici, dei circoli privati e dei locali destinati ad intrattenimento danzante avviati dal questore Gabriella Ioppolo, avvalendosi del personale in servizio presso la divisione di Polizia amministrativa e sociale, programma rafforzato alla luce di più recenti e stringenti direttive ministeriali.
Dai controlli delle forze dell’ordine nel circolo privato oggetto del sequestro penale era già emerso, infatti, un quadro di “abusivismo imprenditoriale dissimulato dal vecchio espediente del circolo privato, attraverso la vendita di biglietti d’ingresso con la contestuale emissione delle tessere di affiliazione al circolo stesso”.
Per tale ragione, il presidente del circolo in questione, oltre ad essere deferito all’autorità giudiziaria di Siracusa per apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento, veniva anche formalmente diffidato alla cessazione dell’attività, svolta, secondo le forze dell’ordine, in mancanza dei requisiti di sicurezza indispensabili per garantire la tutela dell’incolumità degli avventori, cui venivano anche somministrate e vendute bevande alcoliche all’interno dello stesso locale dove, invece, si sarebbe dovuta svolgere unicamente l’attività istituzionale del circolo.
Ciononostante, il personale di polizia ha accertato che il presidente del circolo avrebbe continuato ad organizzare, con le stesse modalità, altre serate danzanti, nonostante le contestazioni. Considerato che la disponibilità del locale da parte del presidente del circolo privato consentiva allo stesso di proseguire nell’attività, la polizia ha quindi deciso di richiederne il sequestro penale all’autorità giudiziaria, che ha emesso il provvedimento essendo divenuta prevalente l’esigenza di far cessare l’organizzazione di serate danzanti “sostanzialmente aperte al pubblico, con eventi addirittura pubblicizzati e con libero accesso dietro il pagamento di un vero e proprio corrispettivo”.