Siracusa, sit-in per Casa Monteforte: “Ridare ad anziane bisognose la loro casa”
SIRACUSA – “Decine di donne anziane deportate dal mese di luglio ed una casa destinata a loro dalla proprietaria chiusa ed impolverata, questa è oggi Casa Monteforte”. Secco ed implacabile il commento di Salvo Sorbello, consigliere di Progetto Siracusa stamani al secondo appuntamento con “I Sabato dello Spreco”. In Via Picherali, nei pressi di una Piazza Duomo piena di tavoli e tovaglie, Progetto Siracusa decide di non spegnere i riflettori sulla residenza per anziane sole e bisognose costrette a lasciare la loro casa l’estate scorsa. Del progetto di ristrutturazione non ci sarebbe traccia.
“Con una spesa minima il Comune può riaprire questo luogo, facendo a meno di qualche consulenza e di spese inutili – aggiunge e conclude Sorbello – Bisogna ridare la loro casa a donne anziane e bisognose a cui è stata destinata questa residenza. Ortigia non può essere solo casa vacanze, non può essere solo bar e ristoranti, in un momento storico in cui è azzerata la densità abitativa dell’isolotto, in cui tra l’altro nessun siracusano può permettersi di abitare perché troppo cari gli immobili, non si può ignorare Casa Monteforte”.
“Una doppia beffa – viene definita da Lucia Catalano, presidente di Progetto Siracusa -, da un lato si danneggiano donne sole e anziane, dall’altro proprio chi ha bisogno di essere assistito, una città non può assistere a tale ingiustizia sociale”.
Parte della società civile è intervenuta al sit-in di stamattina, tra questi Enrico Piazza, promotore di un Comitato su Casa Maria Monteforte, che afferma: “Avevo avuto rassicurazioni dal Comune di un pronto intervento sulla struttura ma, ad oggi, non vedo e non so nulla di questa casa e delle sue signore. Non so cos’altro dire”.