“Dobbiamo rimettere in circuito la buona politica, fatta non solo di organigramma ma di contenuti e idee – ha dichiarato D’Arrigo -. In quest’ottica è indispensabile il volere stare in rete perché correre insieme ci dà la garanzia che altri possano darci una mano. E’ importante quindi che una città capoluogo come Siracusa scelga di creare un rapporto anche con gli altri Comuni della provincia”.
Lavorare insieme, creare il futuro con la condivisione di idee e progetti è il cuore di “Spero 2020” e non a caso a sottolineare questo aspetto è stato Giancarlo Garozzo, sindaco di Siracusa. “Il territorio lo cambiamo solo se abbiamo la forza di scommetterci e di rischiare – ha detto -. Il sale per risolvere i problemi dobbiamo metterlo noi. Insieme alla mia giunta lo stiamo facendo fin dal nostro insediamento. Ho voluto una squadra fatta di giovani, con motivazioni forti perché noi corriamo e forse nel farlo commettiamo errori ma meglio correre che restare nell’immobilismo. Sono convinto che la città abbia percepito il cambio di passo rispetto agli ultimi 15 anni, sia nelle iniziative come i bus navetta o i solarium che nelle 30 gare avviate in due anni per appaltare servizi. Tutto nell’ottica della trasparenza e dell’ottimizzazione dei costi. Ma noi vogliamo e dobbiamo anche riavvicinare la gente, soprattutto i giovani, alla politica perché avvenga un rinnovamento culturale che sensibilizzi i cittadini al rispetto della cosa pubblica”.
Tanti gli interventi dei giovani, coordinati da Vincenzo Di Maria, che hanno sottolineato l’importanza di spazi di aggregazione e barriere da ridurre per facilitare le iniziative e le imprese giovanili. “Oggi manca la consapevolezza che bisogna osare e credere in noi stessi – ha aggiunto Cafeo -. Nella società c’è un livellamento verso il basso e i giovani sono visti quasi come un pericolo. Ma dobbiamo tutti capire che non possiamo fare da soli, che dobbiamo ribaltare le lamentele e trasformarle in opportunità”.
Di Politiche giovanili all’interno dell’amministrazione comunale di Siracusa si occupa Valeria Troia. “Non vogliamo solo ascoltare – ha affermato – ma creare percorsi che possano portare al cambiamento. Insieme discutiamo su come la politica possa mettere i ragazzi nelle condizioni di creare il futuro scardinando il concetto di chiamare il politico e chiedere. Un esempio di quello che vogliamo fare sono lo “Smart lab” e “Officina giovani” per puntare sulla formazione, premiare i ragazzi e il loro talento e metterli nelle condizioni di correre. Le città smart non sono solo tecnologie ma un sistema che parte dal basso e sfrutta competenze e qualità”.
“Da Siracusa – ha aggiunto Giulio Seminara – parte un messaggio chiaro: che qualcosa si muove anche in Sicilia Orientale. “Spero 2020” è una grande maratona di idee perché c’è un assoluto bisogno del dinamismo di iniziative come questa che spero abbiano una grande risonanza”.