Siracusa, ultimo saluto al giovane Gabriele Scavone. Il parroco: “Una morte assurda”
SIRACUSA – I colombi e i palloncini con la scritta “Gabri” fatti volare in aria all’uscita del feretro. Tutt’intorno striscioni ma soprattutto il dolore composto di tanti coetanei, suoi amici, che non hanno trovato posto in chiesa. Ultimo saluto questa mattina nella chiesa di San Tommaso al Pantheon a Gabriele Scavone, il giovane di 18 anni scomparso nella notte tra giovedì e venerdì scorsi a seguito di un fatale incidente stradale autonomo avvenuto alla traversa Milocca, in contrada Arenella.
A bordo del suo scooter, in compagnia di un altro ragazzo, stava rientrando a casa, quando ha perso il controllo del mezzo, rovinando al suolo. Per Scavone non c’è stato nulla da fare, mentre l’amico è ricoverato in condizioni serie ma non gravi all’ospedale di Siracusa.
La dinamica del tragico sinistro è al vaglio degli inquirenti, ma sembra aver avuto un ruolo una sporgenza sulla carreggiata del ramo di un albero. Poi la caduta per evitarla e il decesso presumibilmente causato dal violento impatto del capo col terreno.
Padre Massimo Di Natale, parroco del Pantheon e docente di Gabriele Scavone all’istituto superiore “Rizza”, ha officiato il rito funebre in una chiesa risultata troppo piccola per contenere tutti i presenti.
“Una morte assurda e ingiusta – ha detto il sacerdote nell’omelia – Le nostre parole, come la nostra vicinanza, per quanto cercata, sono incapaci di scaldare il cuore. Noi oggi non ci rassegniamo a questo dolore ma chiediamo al Signore che sia alleviato e condiviso“. “Gabriele è nel cuore di tutti e rimarrà in ciascuno di noi per sempre. Un ragazzo eccezionale, un ragazzo modello, educatissimo. La nostra vita – ha ammonito – è ricca ma anche estremamente fragile. Forza Gabriele, vola in alto“.