Siracusa verso il ballottaggio, Messina sperimenta il “campo largo” del centrodestra
SIRACUSA – Il candidato sindaco del centrodestra unitario Ferdinando Messina (giunto primo con il 32 per cento) ha apparentato altre quattro liste, oltre alle sette del primo turno, per rafforzare la sua corsa al Vermexio, in vista del ballottaggio dell’11 e 12 giugno con l’uscente Francesco Italia (24 per cento), che nel frattempo ha chiuso l’accordo con Edy Bandiera. A tal fine, ha a sorpresa rimodulato la squadra degli assessori designati.
Nella coalizione di centrodestra si sono ritrovate senza clamore la lista “Civico 4” di Michele Mangiafico (giunto sesto al primo turno con il 3 per cento) e l’Udc (a sostegno di Bandiera al primo turno), entrambe le liste però rimaste ben al di sotto della soglia di sbarramento. Ma è l’intesa con l’ex sindaco, il “renziano” Giancarlo Garozzo (quinto al primo turno con l’8 per cento), ad arroventare il dibattito politico. Due delle tre liste civiche a suo sostegno, “Grande Siracusa 2023” (rimasta sotto soglia) guidata dall’ultimo coordinatore provinciale Mpa, Mario Bonomo, e in particolare “Fuori sistema per Siracusa“, lista di riferimento di Garozzo e unica lista che entrerà in consiglio comunale delle nuove quattro forze per Messina sindaco.
L’apparentamento di quest’ultima, senza richiesta di designazioni assessoriali, lo ha così spiegato, la scorsa domenica pomeriggio, lo stesso Garozzo: “La nostra intenzione era quella di lasciare libero l’elettorato anche perché, come sempre, non ero alla ricerca di poltrone o assessorati. Nel corso di questa settimana, pur non avendo cercato nessun tipo di interlocuzione, sono però stato contattato da entrambi i candidati ammessi al ballottaggio, entrambi qualificabili come candidati di centro destra con cui non abbiamo mai avuto a che fare, ma con due atteggiamenti del tutto diversi. Francesco Italia ha ritenuto di dover sottolineare soltanto che non avremmo mai potuto sostenere Ferdinando Messina e per tale ragione ha ritenuto di non consentirmi, nel caso il supporto fosse andato a lui, nemmeno di garantire, cosa che più mi sta a cuore, i candidati della lista “Fuori sistema per Siracusa” che in caso di premio di maggioranza attribuito a Francesco Italia, grazie ad un apparentamento tecnico, avrebbero potuto fare ingresso in consiglio comunale in numero più elevato. Di contro, l’approccio umile e rispettoso di Ferdinando Messina nel chiedermi di supportarlo, è stato quello di comprendere il mio desiderio di tutela quantomeno dei consiglieri eletti, oltre che dell’intera città, con la garanzia prestatami che il dispositivo relativo alla Camera di commercio del sud-est, allo stato congelato, vedrà il suo impegno affinché sia revocato”.
“Ho riunito il centrodestra, forze moderate e movimenti civici di questo territorio – ha dichiarato Ferdinando Messina, poco dopo – contro la disastrosa gestione di una delle città più belle al mondo. Dopo i risultati della prima tornata elettorale, appare evidente che diverse forze politiche, movimenti civici e larga parte della società civile non si riconoscano con quanto messo in campo sinora dall’Amministrazione uscente. Un campo largo che si è riunito attorno al mio progetto politico, ritenendolo l’unico credibile ed alternativo per ridare un governo alla città dopo cinque anni di assenza delle istituzioni”.
A seguito della rimodulazione assessoriale rispetto al primo turno operata dal candidato sindaco del centrodestra, risultano designati: Giuseppe Napoli, Paolo Romano e Rita Di Pietro (Fratelli d’Italia), Gianni Boscarino (Forza Italia), Alfredo Foti (Insieme), Pippo Impallomeni (Mpa), Salvo Russo (Grande Siracusa 2023), Michele Mangiafico (Civico 4) e Mauro Basile (Siracusa protagonista con Vinciullo – Prima l’Italia). Le new entry sono Paolo Romano, Rita Di Pietro, Salvo Russo e Michele Mangiafico, mentre ne escono Paola Consiglio (Fdi), Salvo Castagnino (Lab) e Corrado Rizza, quest’ultimo rappresentante della Democrazia cristiana, che ha espresso malumore attraverso una nota del commissario provinciale Giovanni Magro.
Sulla coalizione allargata è arrivata ieri sera la “benedizione” del commissario provinciale di Forza Italia, Corrado Bonfanti, non senza una nota polemica verso il nuovo alleato di Italia: “Devo riconoscere all’Udc grande rispetto per i propri elettori e coerenza ai propri valori. È inconcepibile che chi ha fondato la propria campagna elettorale sulla credibilità di una proposta di Centro Destra, alternativa e meglio rappresentativa di quella ufficiale della coalizione che ha indicato Ferdinando Messina, abbia già rinnegato sé stesso, con una scelta di mero opportunismo politico che tradisce la propria storia politica oltre che la fiducia richiesta ai propri elettori. La coerente adesione delle liste “Fuori sistema per Siracusa” e “Grande Siracusa 2023” con Garozzo sindaco, così come la lista “Civico 4″ con Mangiafico sindaco, che hanno sempre indicato il Sindaco uscente come inadeguato alla guida della città, ponendosi in netta contrapposizione alla fallimentare amministrazione uscente sono, invece, espressione di rispetto per gli elettori e sincero interesse per cambiare Siracusa in meglio”.