Siracusa, verso le amministrative, Renata Giunta: “Pudm e mare? Comune inadempiente dal 2017”
SIRACUSA – Alla vigilia della “Giornata nazionale del mare”, Renata Giunta, candidata a sindaco per la coalizione di centrosinistra composta da Pd, M5s e liste civiche di area progressista, alza la voce sulla asserita mancanza per il litorale del capoluogo aretuseo del Piano di utilizzo delle aree demaniali marittime, noto con l’acronimo Pudm.
“Nel silenzio generale, Siracusa è inadempiente su questo fronte sin dal 2017 – contesta Giunta – Poco più di un anno fa la Regione siciliana ha nominato un commissario. La mancanza di un siffatto strumento pianificatorio lede nei fatti il diritto alla fruizione del mare per gli abitanti di Siracusa che si vedono sempre di più privati di spazi ricreativi liberi sulle spiagge o sulle scogliere. Gli stessi operatori economici che volessero investire su spazi litoranei si trovano a dover affrontare lungaggini burocratiche dall’iter incerto e confuso. La definizione e l’aggiornamento degli strumenti pianificatori della città è prima di tutto un fatto di legalità. Una legalità che crea economia e amplia il diritto di cittadinanza”.
“L’11 aprile – ricorda in premessa la candidata del centrosinistra – è la Giornata nazionale del mare, istituita con il fine di valorizzare il mare come risorsa economica, culturale, scientifica e ovviamente ricreativa. Un modo per aiutarci a riflettere sull’importanza del rispetto e della conoscenza del mare, che è una risorsa preziosa per tutti quanti, in particolare per noi siracusani, poiché, come si sa, al mare Siracusa deve la sua storia. Il mare è anche gran parte del motore dell’offerta turistica”.
L’aspirante primo cittadino sottolinea: “Con l’obiettivo di garantire a tutti la possibilità di trarre vantaggio e ristoro da una risorsa così preziosa, la legge obbliga tutti i comuni costieri a dotarsi dei Pudm (Piani di utilizzo del demanio marittimo). Si tratta di un documento di pianificazione comunale che regola le modalità di utilizzo della fascia costiera demaniale e del litorale marino, sia per finalità pubbliche, quali spazi lasciare alla libera fruizione dei cittadini, sia per iniziative connesse ad attività di tipo economico/privatistico (concessione di lidi, solarium, spazi privati, ecc.) confacenti a criteri di sostenibilità ambientale e sociale”.