Siracusa, vicenda Acqua: slitta a luglio l’udienza sulla richiesta di rinvio a giudizio per Garozzo e Borgione


SIRACUSA – Slitta la decisione del gup del tribunale di Siracusa sull’eventuale rinvio a giudizio del sindaco Giancarlo Garozzo e del dirigente Natale Borgione nella vicenda legata all’affidamento del servizio idrico. Per entrambi la Procura chiese il rinvio a giudizio con l’accusa di turbativa d’asta in concorso. Stamattina era in programma l’udienza preliminare e si è conclusa con un rinvio al 5 luglio.
La ragione del rinvio: il sindaco ha chiesto di essere sentito e in questi casi deve essere disposta la stenotipia, che è quel meccanismo di verbalizzazione nei tribunali, previsto dal codice. A quella data, dunque, Garozzo si sottoporrà a esame su sua richiesta. Dopodiché si rinvierà ulteriormente, non ci sarà discussione.
Si riparlerà, dunque, dopo le Amministrative di questa vicenda che riporta all’affidamento del servizio idrico. Nell’aprile del 2015 era arrivata l’informazione di garanzia per sindaco e dirigente, nel novembre 2016 gli avvisi di conclusione indagine che vedevano indagati entrambi per il reato di turbativa d’asta in concorso. Secondo la Procura sindaco e dirigente avrebbero procurato un ingiusto vantaggio alla società Depuration de Agua Mediterraneo ,che si è poi aggiudicata l’appalto.